Lodi, lunghe code al sottopasso di via San Colombano: si studia un piano del traffico
Viabilità Dalla stazione a San Bernardo: il Broletto cerca soluzioni
Dal nodo storico della Faustina, da anni in cima alle priorità, alle arterie di via San Colombano e via Sant’Angelo/viale Europa, con l’effetto “imbuto” che si verifica nel tratto sotto il viadotto, fino a viale Piacenza/corso Mazzini, per cui sono state di recente raccolte oltre mille firme di cittadini che chiedono un cambiamento. E ancora la tangenziale in direzione Milano - con le code che puntualmente, ogni mattina, attendono i pendolari da San Bernardo alla Faustina - o il nodo ospedale, già teatro di rivoluzioni in passato, ma comunque al centro di segnalazione e rilievi per veicoli a passo d’uomo, rallentamenti, difficoltà dei mezzi di soccorso a inoltrarsi nella selva di auto verso il presidio del Maggiore. E ancora l’indirizzo verso la zona 30, la partita della sosta, la zona a traffico limitato, solo per citare i maggiori. È un dossier corposo quello legato al ridisegno della mobilità cittadina sul tavolo dell’amministrazione Furegato. Da mesi è in corso un’attività fatta di analisi, rilievi, reperimento dati e studio delle soluzioni; un lavoro nell’ambito nella redazione del nuovo piano urbano della Mobilità sostenibile della città capoluogo, per cui Palazzo Broletto si è affidato al Centro Studi PIM. Un lavoro oggi agli sgoccioli e che sarà oggetto, a stretto giro, di attività di comunicazione, consultazione e di ulteriori passaggi amministrativi. Le aspettative, sul capitolo, sono alte, anche perché i disagi - negli orari di punta - sono parte della quotidianità di tanti lodigiani che si spostano per raggiungere scuole e posti di lavoro, con più o meno fatica. Tra le fatiche c’è sicuramente l’asse di via San Colombano, dove si innestano - poco prima del tratto sotto il viadotto - anche tutti i mezzi che arrivano dall’arteria viale Europa/via Sant’Angelo e si trovano alle prese con la discussa riduzione del percorso, da tre a due corsie, per far posto alla ciclabile realizzata durante il mandato Casanova. Le rotonde ai Giardini Barbarossa - quella di piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante/via Vignati - hanno già cambiato parzialmente il quadro, ma il serpentone delle auto in coda comunque si confrontano, negli orari di punta per le scuole, con il via vai ininterrotto di studenti che attraversano gli incroci centralissimi per la città. Il quadro potrebbe ancora cambiare nel prossimo futuro, con il masterplan legato al ridisegno della stazione ferroviaria e i progetti da candidare - per 14 milioni di euro - a un bando regionale legato alla mobilità, in primis nuovo terminal bus a sud (nell’area ex Abb) e nuovo sottopasso tra il piazzale della stazione e via Griffini. E proprio il nuovo terminal, a sud della stazione, dovrebbe ridurre il numero di bus su via San Colombano. Intanto nel prossimo futuro è attesa anche la nascita di nuove polarità, commerciali - come il nuovo supermercato Esselunga, a ridosso dell’arteria di via San Bassiano, alle Fanfani - e culturali, come il nuovo polo culturale dell’ex Linificio, con nuovo museo e archivio storico e spazi per l’aggregazione e la creatività, come in una sorta di nuova piazza, oltre la stazione ferroviaria. Tra gli indirizzi già esplicitati ci sono quelli per le zone 30 diffuse nelle vie interzonali e locali, come tra i punti di analisi c’è il doppio asse viale Rimembranze/corso Mazzini. Qui i cittadini hanno chiesto di rivedere il senso di marcia di viale Rimembranze per de-congestionare corso Mazzini. E anche questo sarà uno dei nodi da prendere in carico.
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