
LODI Meraldi: «Nessun boicottaggio ma una scelta motivata dietro il doppio no del cda Sporting al bando del Belgiardino»
Il presidente uscente riepiloga la situazione spiegando la mancata partecipazione alla prima procedura
«È vero che il cda per ben due volte ha votato di non partecipare al bando Belgiardino, ma si è trattata di una scelta motivata e documentata». E basata «sulla situazione economico-finanziaria e sul fatto che si riteneva non prudente farsi carico di una bando triennale di gestione di un impianto gravato da tutti gli aspetti critici che conosciamo». È l’avvocato Andrea Meraldi, ex presidente del cda di Sporting Lodi, in carica fino a inizio luglio, a riepilogare quanto accaduto nell’ultimo mese e sulla mancata partecipazione di Sporting alla prima procedura. «Sporting conosce bene la situazione perché era già intervenuta lo scorso anno per la gestione in una condizione diversa però, con la vasca degli adulti in funzione e con un ritorno differente - ha spiegato ieri - : la stagione si era chiusa in pari di fatto per Sporting, ma già a settembre era noto che si sarebbe dovuto mettere mano alla vasca grande. Non lo si è fatto per poi proporre un bando di gestione, a cui il cda ha ritenuto di non partecipare».
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