LODI Metalmeccanici, Preti confermato al vertice della Fiom Cgil. In cinque anni quasi 500 posti di lavoro persi nelle fabbriche del Lodigiano
Negli ultimi cinque anni gli iscritti sono oscillati fra 800 e 900
Si è concluso mercoledì 14 dicembre a Cascina Ca’ Nova a Guardamiglio con la rielezione di Massimiliano Preti a segretario generale di categoria il percorso congressuale della Fiom Cgil di Lodi, che era partito nelle settimane precedenti con il coinvolgimento di 550 votanti su 801 iscritti in 90 assemblee di base, per una platea potenziale di 3mila 952 dipendenti del settore metalmeccanico. Presente il segretario generale della Camera del lavoro di Lodi Eliana Schiadà, ospite della giornata, anche a rimarcare l’elemento valoriale antifascista intrinseco alla Fiom, è stato Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli trucidati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943. «La Fiom e la Cgil potranno essere protagonisti della fase storica che stiamo attraversando solo se si perseguirà l’obiettivo della rappresentanza sociale», ha spiegato del resto Massimiliano Preti nella sua relazione congressuale. Tanti i temi toccati dal segretario, a partire dalla crisi energetica, dalla sicurezza sul posto di lavoro, dalla precarietà del lavoro senza trascurare i temi politici nazionali e la guerra. Importante la disanima territoriale, con l’andamento degli iscritti negli ultimi cinque anni rimasto tra 800 e 900 pur a fronte di 492 posti di lavoro persi (con 172 iscritti) nel settore metalmeccanico lodigiano presidiato da Fiom negli ultimi anni, da BW Papersistem di Galgagnano a Nilfisk di Guardamiglio ad Abb Sace di San Martino a Fonderia Baggi di Lodi alla Protec di Sant’Angelo.
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