LODI Orario dimezzato per la Biblioteca Laudense, gli studenti sono costretti ad arrangiarsi
Villa Braila e Università le alternative per chi deve preparare gli esami
Giugno si avvicina e con esso, per gli universitari, anche la sessione estiva. Chi invece frequenta il quinto anno della secondaria di secondo grado dovrà vedersela con gli esami di maturità. Senza contare gli ultimi test ed interrogazioni di fine anno scolastico, spada di Damocle che potrebbe fare la differenza tra un’estate passata tranquillamente sotto l’ombrellone oppure chini sulla scrivania. Per affrontare questo periodo decisivo c’è chi si chiude in casa, lontano da tutto e da tutti, mentre altri preferiscono abbandonare le distrazioni domestiche e rifugiarsi in aule studio delle biblioteche della città. La più capiente, e di conseguenza più frequentata da studenti e studentesse, è quella Laudense, di via Solferino, in pieno centro città, la quale però come recentemente annunciato dal Broletto a partire dal 27 maggio e fino al 14 settembre nel pomeriggio rimarrà chiusa. «Saremo costretti a cercarci un’altra sistemazione» è il coro dei giovani con sotto il braccio libri e quaderni.
A Lodi, va detto, le alternative non mancano, anche se per certi versi nessuna regge il confronto con la centralissima biblioteca Laudense. A villa Braila, viale Italia, c’è una piccola aula studio che l’amministrazione Furegato ha riaperto dopo anni di chiusura: l’ingresso è però regolamentato da un sistema di iscrizione online, cosa che non sempre ne incentiva la fruizione. L’opzione più appetibile rimane quella che porta al polo universitario veterinario. La struttura di via Alessandro Volta, progettata dall’architetto giapponese Kengo Kuma, fornisce ogni sorta di comfort agli studenti, che possono scegliere se passare il loro tempo nelle aule studio del pian terreno, oppure salire al primo piano ed accedere alla biblioteca universitaria, previa prenotazione. Gli svantaggi sono che il polo è sempre strapieno, è chiuso al sabato, ed è collocato fuori dalla città, oltre la tangenziale, cosa che spinge in molti ad arrivare sul posto in macchina, ma i parcheggi non bastano per tutti.
«Stare in casa mi deconcentra, se c’è bello si può stare all’aperto seduti al tavolino di un bar, ma non è la stessa cosa della biblioteca, dove regna un gran silenzio», rivela Elena, utente della Biblioteca Laudense. «Farò così: alla mattina me ne sto alla Laudense, al pomeriggio provo a prenotare un posto a villa Braila, di andare fino al polo veterinario non ne ho voglia» confessa Chiara, amica di Elena.
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