Lodi, a palazzo Broletto spuntano nuove decorazioni del Settecento

L’intervento delle restauratrici promosso dal Comune svela strati di pittura

Scavando manualmente tra diversi strati pittorici ed epoche diverse, il lavoro delle restauratrici Chiara Canevara e Silvia Tansini ha prodotto i suoi frutti: la campagna di indagine stratigrafica eseguita in palazzo Broletto per conto del Comune di Lodi, ha permesso di effettuare due ritrovamenti. «Sotto almeno quattro strati di pittura murale, abbiamo riscontrato la presenza di porzioni e frammenti di decorazioni tardo settecentesche, uguali a quelle già riportate in luce sullo scalone di palazzo Broletto - riferisce Chiara Canevara del laboratorio La Fenice -. Potrebbe essere interessante riportarla in luce per creare una sorta di continuità». Si tratta dell’area dell’atrio d’ingresso, prima della portineria del palazzo municipale, spiega la restauratrice che riferisce di un secondo ritrovamento sotto le volte esterne del portico: «Altra nota di particolare interesse l’abbiamo riscontrata sulle volte che, però, non rappresentano una struttura originaria di palazzo Broletto ma un rifacimento di fine Settecento. Abbiamo eseguito indagini in profondità e, sotto diversi strati di intonaci di recente fattura, sono emersi mattoni dell’epoca con una finitura originale: intonaco bianco a base di calce liscissima di colore bianco». Commissionata dall’amministrazione comunale, la ricerca aveva lo scopo di valutare se, sotto quello che vediamo oggi, si celassero decorazioni antiche che varrebbe la pena riportare in luce proprio come è accaduto sulle pareti dello scalone dove ora sono visibili una bella decorazione floreale sull’arco, specchiature riquadrate da cornici e una decorazione trompe-l’oeil sulla parete proprio in faccia alla scalinata.

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