Lodi: paura per il virus del Congo, anche l’Asst in campo per l’allerta
VERTICE IN REGIONE Nessun caso per ora evidenziato in Italia ma la Sanità si tiene pronta
Anche l’Asst di Lodi è in prima linea per far fronte al virus del Congo. Scatta la sorveglianza. L’infettivologo lodigiano Angelo Regazzetti, infatti, ieri è stato convocato al vertice con la direzione generale welfare della Lombardia per avviare il sistema d’allerta, anche se al momento le informazioni sulla nuova malattia che ha colpito il Congo sono scarse. Di fatto si sono ammalate nel paese africano circa 400 persone e si sono registrati 31 decessi. L’Istituto superiore di sanità il 9 dicembre ha diramato una nota. «Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre nella zona di Panzi, nella provincia di Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo - ha scritto -, sono stati registrati 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, rinorrea (naso che cola) e dolori muscolari. Dai dati riportati dall’Organizzazione mondiale della sanità, tutti i casi gravi sono stati registrati in persone con grave malnutrizione, e a oggi sono stati segnalati 31 morti. La maggior parte dei casi si è verificata in bambini, in particolare sotto i 5 anni di età».
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