Lodi: raffica di dimissioni nel Cda di Santa Chiara

«Nessuna scelta politica, solo l’invito ad accelerare il rinnovo»

Consiglio di amministrazione e dimissioni annunciate e all’orizzonte per la direttrice generale; tutto in poche ore. Giornata al cardiopalma, quella di martedì, per i vertici della Fondazione Santa Chiara che dirige la casa di riposo più importante della città di Lodi. A dire addio al Cda i consiglieri Paolo Caretta - indicato dall’amministrazione di centrodestra Casanova nel 2021 come presidente, mentre lo stesso cda gli aveva preferito l’attuale presidente Giovanna Invernizzi - , ma anche Tiziana Bertoli e Antonio Colombi, fresco di nomina - effettuata dal sindaco Andrea Furegato - a marzo 2023, anche vicepresidente. Dimissioni arrivate dopo settimane in cui, ancora una volta, la Fondazione è diventata oggetto di dibattito politico, non tanto sulla questione conti che aveva suscitato timori nel 2022, ma più che altro per il clima interno alla struttura. «Non è una scelta politica, tanto è vero che i dimissionari hanno appartenenze politiche differenti - ha detto Caretta - : le dimissioni sono un invito ad accelerare il ricambio di un organo in scadenza e che non può operare con piena funzionalità sulle sfide importanti che aspettano la Fondazione». Nessun commento sulle ragioni da Antonio Colombi, che però sottolinea come «non ci siano polemiche» e «ci sia invece la volontà di assicurare continuità nella gestione per il bene della Fondazione». A prendere atto delle dimissioni la presidente Invernizzi, che ha ringraziato i tre consiglieri per la disponibilità e l’impegno.

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