LODI Tempi di attesa per le visite, proteste per dermatologia

il coordinamento Lodigiano per il diritto alla salute torna all’attacco con le denunce

Liste d’attesa, il coordinamento Lodigiano per il diritto alla salute torna all’attacco con le denunce. Al centro delle proteste questa volta ci sono la dermatologia e la risonanza magnetica a 3 tesla. Giovedì scorso, durante lo sportello aperto presso la Camera del lavoro di Lodi, che tratta le situazioni dei pazienti che hanno a che fare con disagi in tutti gli ospedali, non solo quelli del territorio, si sono presentati in diversi per raccontare le loro disavventure con il sistema sanitario pubblico. I due volontari Andrea Viani e Benedetto Matteucci dopo aver preso nota e fotocopiato i documenti si sono messi subito al lavoro per fare ricorso e chiedere al sistema sanitario il rispetto dei diritti dei pazienti. Dopo la nascita del loro sportello, a Lodi, a ridosso della pandemia, sono sorti altri 48 sportelli in Lombardia e sempre sulla scorta dell’esperienza Lodi tanti altri in tutta Italia. «Per quanto mi riguarda - ha detto il paziente Giovanni Scarfì, 77 anni, di Lodi -, mi sono presentato perché devo fare una visita annuale dermatologica: ho tantissimi nei che possono degenerare. Dopo aver fatto l’ultimo controllo mi sono precipitato subito a prenotare un’altra visita a 12 mesi di distanza: mi hanno detto che le liste sono chiuse e che è tutto bloccato; qualora avessi voluto, avrei potuto trovare posto altrove, ma io non ho la macchina. In tutta La Lombardia, inoltre, sempre in questi giorni, non mi è stata data la possibilità di fare una risonanza magnetica a 3 tesla per il controllo annuale che mi ha prescritto lo specialista. A Lodi questa macchina non c’è e il numero verde del Cup mi ha detto che non c’è posto in nessun ospedale lombardo». Per quanto riguarda la dermatologia, il signor Scarfì giovedì non è stato l’unico a protestare: «Si è rivolto da noi un ragazzo giovane per fare ricorso - racconta Matteucci - aveva una prima visita da eseguire entro 30 giorni. Si è presentato il 28 ottobre, gli hanno dato l’appuntamento il 7 ottobre 2025, un anno dopo».

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