Lodi: «Troppe sedie vuote alla commemorazione dei Martiri del poligono»

Gatti dell’Anpi: «Quest’anno è mancata la cerimonia in centro, e si è spostata anche la data»

Cambia la data e, per pochi metri, la location. E in centro, per la prima volta, nessuno si accorge che la città sta ricordando chi è stato ucciso anche perché combatteva il nazifascismo. Alla celebrazione dei Martiri del poligono di Lodi, svoltasi sabato 24 mattina interamente al tiro a segno di via Martiri del Poligono, i partecipanti sono stati meno del previsto. Numerose le sedie, allestite dalla protezione civile sotto un paio di gazebo, ad essere rimaste vuote. A testimoniarlo è il vicepresidente Anpi Lodigiano Massimo Gatti. «In effetti - fa notare Gatti - la partecipazione all’evento di sabato mattina, che si svolge ogni anno per ricordare i partigiani lodigiani che nell’agosto del ’44 furono vittima di una rappresaglia delle milizie fasciste, non è stata superiore ad altre occasioni, anzi è stata inferiore ad analoghe circostanze. Puntiamo a migliorare, non ad indietreggiare, purtroppo le stragi e gli assassini non seguono il calendario, non scelgono la data, che può essere complicata dal punto di vista organizzativo. Come quella di un fine settimana di agosto. Dobbiamo comunque porci interrogativi che ci facciano riflettere, con l’obiettivo di coinvolgere più persone possibili, tra cui i giovani, per mantenere vive questo tipo di ricorrenze». Oltre al fatto che la cerimonia, comprensiva della posa delle corone dall’oro, della Santa Messa e dei discorsi istituzionali, si è svolta interamente al poligono e non, nella sua seconda parte, in centro città, da sottolineare è anche la decisione di rimandare di due giorni, da giovedì 22, giorno del martirio, a sabato 24, l’organizzazione dell’appuntamento.

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