LODI Un kit per misurare l’alcol a duecento studenti del Volta

Iniziativa di Rotary e polizia stradale sulla guida consapevole

Si sono portati a casa un kit per la misura della percentuale di alcol nel sangue, ma soprattutto la consapevolezza di cosa significa mettersi alla guida dopo aver bevuto. Appuntamento con la sensibilizzazione sui pericoli connessi all’uso di alcol, giovedì mattina, all’Iis Volta di Lodi, alla presenza di oltre 200 studenti di tutte le classi quinte dell’istituto, grazie all’iniziativa del Gruppo Francigeno che raggruppa i Rotary Club Adda Lodigiano, Belgioioso-Sant’Angelo, Codogno, Crema, Cremasco San Marco, Lodi e Pandino Visconteo ed è coordinato dall’Assistente del Governatore Carlo Locatelli. Un momento organizzato nell’aula magna dell’istituto di viale Giovanni XXIII, con l’intento di sensibilizzare i giovani che hanno appena preso la patente o sono in procinto di prenderla, sul rapporto tra alcol, droghe e rischi al volante. Dopo l’introduzione del Rotary, sulle attività portate avanti dai club, da parte di Gino Biasini, vice presidente del Rotary Club di Lodi, a parlare ai ragazzi sono stati il sovraintendente capo Giuseppe De Gaetanis e l’assistente capo Francesca Giandomenico della Polizia Stradale di Lodi. A loro il compito di offrire ai ragazzi una panoramica aggiornata dal punto di vista normativo, ma anche la loro testimonianza diretta su interventi legati all’abuso di alcol e, tramite l’ausilio di video, quella di giovani fermati sulla strada per lo stesso motivo. Un intervento, quello delle forze dell’ordine, che si è chiuso con la possibilità offerta a due studenti di provare l’effetto generato dalle conseguenze di una bevuta - tramite uno speciale visore che simula le conseguenze dell’alcol sulla vista, i riflessi e la percezione della realtà - su un percorso a piedi. Nel corso della mattina anche le testimonianze forti di incidenti con giovani alla guida - tramite i filmati e i racconti di Luca Magni della Croce Rossa di Lodi - per far capire ai ragazzi quanto possono essere gravi le conseguenze per un incidente di quel tipo e il contributo toccante portato agli studenti del Volta da Maurizio Antonini e Maria Grazia Lumini, atleti in carrozzina dell’associazione Active Sport di Brescia, che hanno parlato della loro esperienza e dei loro problemi di vita superati solo con la dedizione totale allo sport. Per giovani anche la possibilità di sperimentare le difficoltà di praticar sport in carrozzina, con la prova di una partita di palla a mano nella palestra dell’istituto.

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