Muore la prima presidente dell’Alao: Lodi piange Pierangela Zanoni

La sua esperienza personale, nell’ambulatorio oncologico di Lodi, alle prese con un ospite decisamente sgradito e indesiderato, le aveva donato coraggio e determinazione. E le aveva permesso di conoscere le necessità dei malati e delle loro famiglie. Da qui era nato l’impegno sociale e morale che, insieme ad un gruppo di persone, hanno portato alla fondazione dell’Alao, Associazione Lodigiana Amici di Oncologia. Mondo del sociale in lutto a Lodi per la morte di Pierangela Zanoni in Venturini, prima presidente dell’Alao alla fondazione del 1994. Zanoni se n’è andata a 69 anni per la ricomparsa della malattia, circondata dall’affetto della famiglia: del marito Domenico, le figlie Debora e Aurora, i nipoti e la sorella Enza.

Commosso il ricordo arrivato ieri dall’associazione, oggi guidata dal dottor Giuseppe De Luca, che ha ripercorso i passi compiuti da Pierangela Zanoni e il suo impegno per arrivare alla fondazione di un’associazione che oggi garantisce un’ampia gamma di servizi operativi e di supporto sia ai malati sia alle famiglie. «Dalla sua esperienza personale è scattata la molla per aiutare altri pazienti e le loro famiglie, sempre costruendo un filo diretto con l’azienda sanitaria locale per costruire delle risposte - ricordano da Alao - : il primo passo è sempre stato sapere come essere di supporto ai malati, quando arrivavano in ospedale o quanto rientravano al dominio, ma anche alle famiglie, individuando le eventuali carenze nella catena di supporto e le risposte necessarie. Sono stati così servizi come il trasporto presso i presidi, ma anche i gruppi di supporto familiare e quelli di supporto psicologico, come altri servizi implementati poi nel tempo dall’associazione. Senza Pierangela probabilmente l’associazione non ci sarebbe mai stata».

Così una storia iniziata grazie al suo impegno morale e sociale diventato eredità condivisa e corale, in oltre 30 anni di vita dell’associazione.

L’ultimo saluto a Zanoni, con i funerali, è fissato per giovedì 4 dicembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Ossago Lodigiano, mentre la salma si trova presso la camera ardente dell’ospedale Maggiore di Lodi.