Primo passo in avanti per “curare” il gioiello di Lodi

INCORONATA Affidato l’incarico per la messa in sicurezza

Un gioiello fragile. Dalla bellezza abbagliante e sotto l’attacco silenzioso e continuo dell’umidità e delle infiltrazioni. Affidato l’incarico per progettare la messa in sicurezza del Tempio Civico dell’Incoronata, capolavoro del Rinascimento lombardo e principale monumento della città di Lodi. Palazzo Broletto è al lavoro nell’ambito di una collaborazione con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza di Mantova, che ha candidato un primo lotto di lavori per il restauro e il risanamento conservativo di parte delle coperture, delle superfici esterne e degli infissi del tempio civico edificato a partire dal 1488 da Giovanni Battagio, allievo del Bramante, e nato come espressione della pietà popolare. La richiesta di contributo si rifà alla Programmazione dello stesso Ministero della Cultura finanziata ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014 numero 190 - finalizzato alla messa in sicurezza degli edifici - per il triennio 2025/2027. Il Comune di Lodi in qualità di proprietario dell’immobile si è impegnato ad affidare l’incarico per il progetto esecutivo e l’eventuale opzione per la direzione lavori, da attuare in caso di assegnazione del contributo. Da qui l’incarico assegnato ora dal Comune allo studio associato di Architettura Scaramuzza e Zucchetti di Crema finalizzato a ottenere la progettazione esecutiva degli interventi necessari alla messa in sicurezza - con azioni specifiche sulle coperture, sulle superfici esterne e gli infissi - con un investimento complessivo di 79mila euro, di cui però 45mila euro sono inerenti alla direzione lavori; risorse che saranno quindi effettivamente utilizzate solo in caso di accettazione del contributo. Per il quadro economico delle opere vere e proprie, al momento, c’è solo una stima datata che prevedeva investimenti per oltre 3 milioni di euro, tenendo in considerazione anche restauri e nuova illuminazione. Stime tutte da rivedere e attualizzare con le progettazioni successive. L’incarico finalizzato intanto alla messa in sicurezza, come sottolinea il sindaco di Lodi Andrea Furegato, «è il primo passo essenziale per arrivare poi al recupero del bene culturale più importante della città».

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