SAN ZENONE «Attraversamenti lungo i binari, sono necessarie delle recinzioni»

Appello del comitato pendolari che si è rivolto alle Prefetture di Lodi e Milano

I binari della stazione ferroviaria di San Zenone si trasformano quotidianamente in percorsi pedonali improvvisati. Una realtà che si ripete con frequenza, diventando ormai una consuetudine pericolosa sotto gli occhi dei passeggeri dei convogli, testimoni involontari di traversate rischiose lungo la strada ferrata. Operai in cerca di scorciatoie per il lavoro nella zona industriale di San Zenone e migranti in transito si avventurano lungo i 500 metri di binari, preferendoli alle strade legalmente percorribili, dimezzando così il tempo di cammino. Il fenomeno, crescente e inquietante, ha spinto il Comitato pendolari a sollevare la questione presso le Prefetture di Lodi e Milano, richiedendo un intervento urgente per il ripristino delle barriere di sicurezza, oggi assenti, che dovrebbero precludere l’accesso ai binari. La situazione attuale è grave: «Due morti nell’ultimo periodo lungo i binari, sono il triste promemoria di una sicurezza ferroviaria carente, una tragedia che non ha ancora portato al necessario ripristino delle protezioni», dichiara Massimo Baldi, del comitato pendolari. La mancanza di recinzioni efficaci non solo espone a pericoli chi percorre i binari, ma rappresenta anche un danno d’immagine per Trenord, che si trova a subire ritardi e disagi non imputabili alla propria gestione, ma piuttosto a spese di manutenzione di competenza di RFI. «Qui è questione di mancata sicurezza - afferma Baldi -: le recinzioni sono ormai un ricordo, e non vi è alcun deterrente per chi cerca scellerate scorciatoie per raggiungere la stazione». Il problema non si limita a San Zenone, tra la ferrovia, la zona industriale e il centro di accoglienza San Francesco, dove il passaggio lungo i binari è diventato un’abitudine ancor più diffusa e radicata, ma interessa anche l’area tra le stazioni di San Donato e Paullo, dove i tossicodipendenti arrivano in treno alle stazioni e attraversano i binari per raggiungere le aree di spaccio. Da qui appello alla responsabilità collettiva e all’intervento delle autorità, affinché si possa garantire la sicurezza di tutti.

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