SICUREZZA A LODI Casa messa a soqquadro a Robadello per un magro bottino: «È già la quinta volta che i ladri ci fanno visita»

Lo sfogo dei proprietari: «Ormai qui non siamo più sicuri»

Continuano gli episodi di illegalità nella città di Lodi: dopo le risse e i pestaggi, ieri è giunta la segnalazione di un furto in una villetta in zona Robadello, dove i malviventi si sono introdotti per rubare un “misero bottino”, ma mettendo a soqquadro l’intera abitazione e facendo piombare il proprietario nella paura per la propria sicurezza.

«Per la quinta volta dal 1970 la mia casa, o meglio, la casa dei miei genitori dove vivo (grazie a loro sempre) è stata “violata” dai ladri» spiega il proprietario, raccontando che i ladri avrebbero sottratto una refurtiva non di particolare valore: «Una scultura grossa poco più di un sasso, color oro, dentro una cornice: forse i ladri pensavano che fosse di oro vero». E poi un orologio Breil. «Voglio prima di tutto mandare un messaggio ai genitori - prosegue il proprietario di casa -: se un figlio in questi giorni compare con un orologio Breil (valore 270 euro, che furto da rischiare la vita!) ecco non è un affare fatto su qualche mercatino, non è una regalo di qualche parente».

Il danno materiale maggiore, come sempre, è quello apportato alla casa: sono state scardinate porte, sono state rotte le vetrinette dei mobili, probabilmente soltanto per dispetto, e sono stati svuotati tutti i cassetti e gli armadietti della stanza.

Questo, ovviamente, oltre al danno morale di cittadini che ormai temono per la propria sicurezza e incolumità: «Questa è la situazione in cui è ripiombata la zona dietro la stazione, questo è lo sdegno che mi fa vomitare ingiurie per aver paura di fare 200 metri per passare la stazione in inverno e quando è buio».

La zona aspetta di essere riqualificata dall’intervento edilizio dell’ex Linificio e dall’ampliamento del sottopassaggio verso via Nino Dall’Oro, nella speranza che possa contribuire anche a una maggiore vivibilità e sicurezza dell’area. Un’area dove, ad esempio, per anni il parco Margherita Hack è stato ostaggio di pessime frequentazioni, dove gli edifici abbandonati e in disuso favoriscono la presenza di spaccio e bivacchi.

Tra l’altro, nei mesi scorsi altri furti in abitazioni si erano verificati in zone non molto lontane, tra via San Colombano e la zona di San Fereolo, dove altri lodigiani hanno dovuto fare i conti con le villette svaligiate.

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