Sulla votazione della “mozione antifascista” l’assessore Scotti si sfila
LODI Tre ore di botta e risposta in consiglio comunale e scoppia il caso politico
Al voto ci si è arrivati dopo poco meno di tre ore di discussione, in cui si è sentito di tutto o quasi. Dai “me ne frego” e all’antifascismo giudicato «una malattia infettiva» di Gianmario Invernizzi (Sara Casanova Sindaco), parole giudicate «pericolose» da Lodi Comune Solidale tramite Silvana Cesani, alla disamina della Costituzione fino ai perché si è scelto di portare in aula una mozione a sostegno delle iniziative. Al centro, come ha detto Michele Merola, consigliere Pd che ha presentato il testo, tre parole chiave «gratitudine, memoria e responsabilità», ovvero «gratitudine verso chi, Partigiani e Alleati, ci ha liberato dal nazifascismo, fare memoria di quanto accaduto, per la responsabilità anche verso le future generazioni perché ciò non si ripeta».
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