Un appalto da 12 milioni di euro, entro settembre il nuovo gestore delle mense di Lodi

SERVIZI In consiglio il primo passo dell’iter con l’approvazione della relazione illustrativa

Qualcosa come 12 milioni di euro per cinque anni di servizio, con la possibilità di arrivare a oltre 21 milioni di euro, attivando l’eventuale proroga. Sono i numeri della nuova gara all’orizzonte per affidare il servizio di ristorazione scolastica e sociale per il comune di Lodi. Una partita di peso per il capoluogo, per numeri e valori certo, ma anche per la natura del servizio, che garantisce quotidianamente il pasto nelle scuole, negli asili nido e nei centri estivi e in campo sociale, al centro anziani e agli utenti del servizio per la consegna di pasti a domicilio. L’obiettivo è allestire la gara in tempo utile per arrivare a settembre 2025 con il nuovo gestore. Attualmente il servizio è in capo alla ditta Pellegrini, che era subentrata a settembre 2020 nella gestione, dopo l’intricata vicenda dei ricorsi scaturiti con la precedente gara del 2018. Mercoledì sera, in consiglio comunale, il primo passo in vista della gara, con l’approvazione della relazione illustrativa della scelta della modalità di gestione del servizio pubblico locale, come previsto dal decreto legislativo 201/2022.

«Si tratta di un servizio molto importante per la città, che è parte integrante del tempo scuola e garantisce anche una risposta in ambito sociale - spiega la vicensindaca e assessore all’Istruzione, Laura Tagliaferri - : tra le possibilità di individuazione del gestore, le uniche praticabili erano l’appalto e la concessione, che però è fortemente sconsigliata per i servizi di ristorazione scolastica». L’obiettivo, con l’appalto, è «presidiare il servizio, mantenere il contatto con l’utenza e monitorare i bisogni della popolazione scolastica e la loro evoluzione». Nell’appalto sarà inserito l’allestimento, a carico del gestore, della nuova mensa della Pezzani, con un valore di 70mila euro. Da Giusy Molinari, consigliera d’opposizione capogruppo del Misto, il rilievo sulla scelta «politica» di andare verso l’appalto al posto della concessione, «che avrebbe una serie di vantaggi, a partire dal fatto che in una condizione particolare sul fronte del personale del Comune, ci sarebbe la possibilità di esternalizzare la gestione dei pagamenti, in questo momento in capo all’ufficio Istruzione, senza contare che l’eventuale aumento delle insolvenze sarebbe in capo all’operatore». A esprimere soddisfazione ieri il gruppo consiliare del Partito democratico per il passaggio in aula sul servizio di ristorazione scolastica «che fa parte a pieno titolo del tempo scuola, momento educativo per eccellenza per un corretto approccio al cibo e alla socialità e dunque un servizio a cui l’amministrazione tiene in modo particolare». L’affidamento tramite gara, proseguono i consiglieri dem, permette di mantenere «un importante presidio di controllo in capo al Comune», perché «il servizio che ha a che fare con il cibo che verrà servito ai nostri utenti, bambini ed anziani, che deve avere tariffe basse ed essere accessibile a tutti non può essere dato in concessione, ma il Comune ne deve averne il pieno controllo in tutte le sue fasi di espletazione».

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