West Nile, a settembre due lodigiani ricoverati
Ieri gli ultimi controlli della stagione sulle zanzare che trasmettono il virus, tra qualche giorno arrivano gli esiti
Sono stati punti da una zanzara e si sono ammalati gravemente. Da maggio sono stati registrati due casi di malattia neuroinvasiva da West Nile, in provincia di Lodi. Entrambi seri, con lunghi ricoveri, ma fortunatamente con una evoluzione positiva. La West Nile, o febbre del Nilo si trasmette alle persone attraverso la puntura della zanzara infetta. In questi giorni, infatti, con la ripresa del caldo, le zanzare infestano ancora, abbondantemente, la nostra provincia. Non si trasmette in alcun modo, invece, da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. «La maggior parte delle persone infette - fa sapere l’Istituto superiore di sanità - non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20 per cento presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. I sintomi più gravi comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale».
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