Cadono calcinacci dall’acquedotto, ex assessore lancia l’allarme

MELEGNANO L’appello è arrivato da Massimo Stroppa, attuale leader di Sinistra italiana

Melegnano

«I calcinacci che cadono, i segni dell’armatura e il cartello di pericolo. Il gigantesco acquedotto in mezzo alle case perde i pezzi. Subito un intervento di messa in sicurezza per scongiurare qualsiasi tipo di rischio». Nella giornata di ieri l’appello è arrivato dall’ex assessore di Melegnano Massimo Stroppa, attualmente leader di Sinistra Italiana a livello territoriale. «Nell’area attorno all’acquedotto in viale Lombardia è improvvisamente spuntato un cartello che segnala il pericolo di caduta di materiali dall’alto - ha incalzato Stroppa in tarda mattinata -. Il manufatto si presenta ammalorato con parziali distacchi di cemento e la presenza ben visibile dei ferri dell’armatura. Per non parlare della recente caduta di calcinacci dalla sommità dell’acquedotto alto oltre 14 metri - ha rimarcato l’ex assessore di Melegnano -. È quanto mostrano le immagini scattate proprio in questi giorni nella zona all’angolo tra viale Lombardia e via Pio IV». Si spiega così la presa di posizione di Stroppa, che in passato ha lavorato a lungo nella Protezione civile, nella Provincia di Milano e nella Prefettura del capoluogo. «All’amministrazione di Melegnano chiediamo di sollecitare Cap Holding, la società competente in materia - sono state ancora le sue parole -. Tutto questo affinché venga effettuata quanto prima un’approfondita analisi per verificare lo stato di ammaloramento del manufatto e la relativa stabilità. L’intervento si rende quanto mai necessario: l’attuale stato dell’acquedotto potrebbe rappresentare un serio pericolo». La torre dell’acquedotto in cemento armato si trova in un’area tipicamente residenziale: ci sono i palazzi di via Pio IV, alcune villette e il parchetto con la casa dell’acqua, che è molto frequentato dalle famiglie e dai bambini. Soprattutto nella stagione estiva.

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