Covid: «Lei è positivo», denunciato. Ma era un caso di omonimia
Quarantunenne di Vizzolo assolto dopo quattro anni dall’accusa di aver violato la quarantena nel 2020. Si è anche dovuto pagare gli avvocati per evitare 4.700 euro di multa
Assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, il 41enne di Vizzolo Predabissi che nell’estate del 2020 era stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di essere uscito di casa pur essendo positivo al Covid, violando il testo unico delle leggi sanitarie del 1934 così come era stato da poco aggiornato dal Governo Conte. L’uomo, incappato in un posto di controllo stradale nel Sudmilano mentre stava andando al lavoro, aveva fatto mettere a verbale che non poteva risultare positivo, perché non aveva mai effettuato il tampone..Ma ai militari una cosa risultava: che M.V., l’automobilista, aveva avuto da meno di 5 giorni una diagnosi di positività, con un tampone al Policlinico di San Donato Milanese. L’uomo era ripartito per la sua strada, convinto di aver chiarito che poteva essere stato un equivoco, e non ci aveva più pensato. Fino a quando, alla fine dell’anno, si era visto notificare dalla Procura di Lodi un decreto penale di condanna da 4.700 euro.
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