Croce bianca di Paullo in udienza da Papa Francesco: «Bravi, continuate così!»

A Roma Il Pontefice ha benedetto l’ambulanza insieme ad altri mezzi di soccorso

Certe giornate sembrano scolpite nel tempo, destinate a non scolorire mai. La Croce Bianca di Paullo ha celebrato mercoledì i suoi 50 anni di fondazione in udienza da papa Francesco. Alle prime luci dell’alba, un’ambulanza nuova di zecca, fiore all’occhiello della sezione, è stata condotta oltre le mura vaticane, in piazza Paolo VI. Silenziosa e immobile, in attesa della benedizione del Santo Padre che, sorridente e paterno, ha attraversato la piazza sulla sua papamobile. Un gesto della mano, una preghiera sussurrata, e la benedizione è scesa su quel veicolo, simbolo concreto di aiuto e speranza per chi soffre. «Bravi, continuate così» ha detto papa Francesco, poche parole ma che sono bastate per dar senso a cinquant’anni di impegno dei volontari. Giuseppe Comandulli, presidente della sezione di Paullo, era lì, accanto al segretario Claudio Colombetti, in delegazione, i volti segnati dall’emozione e dalla consapevolezza di vivere un momento irripetibile, ma altrettanto pronti a consegnare un dono speciale al Pontefice: la giubba della Croce Bianca con impresso sopra il nome del Papa. In mattinata, si sono uniti alla vivace macchia arancione, disegnata dalla presenza di cinquantotto volontari della Croce Bianca in piazza San Pietro per l’udienza papale. Tra loro, anche Carlo Vincenzo Tresoldi, presidente generale di Croce Bianca Milano, che ha sottolineato l’importanza dell’evento: «Un’ambulanza benedetta dal Papa è un onore raro. È stato un momento straordinario, per l’associazione e per ciascuno di noi. La sezione di Paullo dimostra come, nonostante le difficoltà, si possa continuare a crescere e servire la comunità». Le sfide, certo, non mancano. «Trovare volontari appassionati è sempre più difficile, e i costi aumentano ovunque» ha aggiunto Tresoldi. Eppure, lo spirito della Croce Bianca resiste, alimentato dalla forza di un volontariato che non conosce tregua. La giornata si è conclusa con una messa celebrata dal parroco di Paullo, don Luca Anelli, nelle Grotte Vaticane. «Sarà un ricordo indelebile» ha commentato Comandulli: «Ci siamo sentiti parte di qualcosa di più grande».

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