Focolaio di peste suina nel Pavese, nel Sudmilano scatta la sorveglianza
L’Ats Città metropolitana ha allertato le amministrazioni municipali
Dopo la scoperta di un focolaio nel vicino territorio del Pavese, in diversi Comuni del Sudmilano è scattata l’area di sorveglianza per la peste suina africana. In base a quanto emerso in questi giorni, è il caso di Melegnano, San Giuliano, Carpiano, Cerro, San Zenone e Vizzolo, a cui si aggiungono i vicini centri di Locate Triulzi, Pieve Emanuele, Basiglio, Casarile, Lacchiarella e Opera.
È questo il succo dell’ordinanza ricevuta dalle amministrazioni interessate, come nella giornata di venerdì ha confermato il vicesindaco di Melegnano Simone Passerini. «Nella serata di giovedì abbiamo ricevuto le comunicazioni da Ats Milano, che al momento non prevede alcun tipo di restrizione nella realtà locale - sono state le sue parole in mattinata -. Non ci sono pericoli per l’uomo e in città non sono presenti allevamenti suini, la cui carne potrà continuare a essere consumata. In stretta collaborazione con il Comune di San Giuliano, abbiamo comunque preso contatto con Ats, che sta tenendo costantemente monitorata la situazione per evitare qualsiasi tipo di rischio».
Sempre venerdì è arrivato un comunicato da parte dell’amministrazione di Carpiano. «A seguito della rilevazione di focolai isolati di peste suina africana nei territori del Pavese, è stata emanata un’ordinanza da Ats per l’attivazione di una zona di protezione e sorveglianza che include anche il nostro Comune - si legge nella nota -. Il ministero della Salute, la Regione Lombardia, l’Ats e gli altri enti competenti hanno attivato tutti i protocolli previsti per gestire la situazione. I veterinari incaricati sono responsabili della vigilanza e del controllo per garantire il rispetto dell’ordinanza. Tutti i proprietari e i detentori di aziende suinicole sono stati informati e devono seguire le norme straordinarie per prevenire ulteriori contagi. Nel Comune di Carpiano non sono presenti allevamenti suini di tipo commerciale, ma tutte le aziende agricole sono state allertate. Come amministrazione seguiamo l’evolversi della situazione e siamo in costante contatto con le aziende agricole interessate».
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