«Il lato oscuro della rete si è portato via mio figlio»

MELEGNANO «Poche attenzioni ai ragazzi superdotati», Sos anche dalla questura di Lodi

Mentre a Roma viene arrestato “l’amico” di chat per il suicidio di Andrea, a Melegnano la mamma di Matteo lancia l’appello contro il lato oscuro della Rete, che purtroppo miete vittime anche sul territorio. Sul fronte delle indagini, al momento non è stato possibile risalire al sito di dark web oscurato in Italia, che sarebbe collegato alla tragica morte del 17enne studente al liceo di scienze applicate del Volta di Lodi. La tragedia risale al 18 novembre 2022, quando Matteo è finito sotto un treno dell’Alta velocità in zona Giardino nella periferia sud di Melegnano. La drammatica vicenda è tornata di stretta attualità ieri dopo l’arresto a Roma dell’amico del giovane Andrea di Perugia, che sul web l’avrebbe istigato al suicidio. Tutto questo ha riportato in primo piano il diabolico mondo dei siti “segreti”, dove c’è chi spiega come e talvolta spinge i ragazzi a togliersi la vita. «Alcune tragedie lo fanno tornare agli onori della cronaca, ma purtroppo il dark web è sempre attivo - racconta la mamma di Matteo, sin dalla più tenera età molto intelligente e sensibile -. Nel caso del mio “Matt” una delle concause è stata la mancanza delle corrette attenzioni per i superdotati. Visto che sono intelligenti e riescono bene a scuola, viene chiesto loro di essere più maturi, impeccabili ed empatici. Non ci sono situazioni dove le menti acute possano ritrovarsi per sviluppare progetti adatti alle loro attitudini e sentirsi dei ragazzini o adolescenti con propri bisogni ed esigenze». Sul fronte dell’attività investigativa condotta dalla questura di Lodi, sinora non è stato possibile risalire al sito di dark web oscurato in Italia, che sarebbe in qualche modo collegato alla morte del 17enne di Melegnano.

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