(Foto di (Canali))
BUCO NERO L’attività ha chiuso i battenti dal 2010, l’area è diventata meta di bivacchi e rave abusivi
Un tavolino improvvisato con due bottiglie di vino mezze piene, bicchieri sporchi attorno ai resti di un falò apparentemente recente, e tracce di passaggi che in tutta evidenza non si sono mai interrotti. Il gatto che sbircia curioso per poi sfrecciare rapido nella fitta vegetazione che ricopre buona parte dei 76mila metri quadrati abbandonati da quindici anni potrebbe forse raccontare di chi frequenta quella che, sulla carta, dovrebbe essere un’area interdetta, quella dell’ex Cartiera Fabriano, fino al primo decennio del 2000 cuore pulsante di un’economia fatta di uffici, magazzini e produzione di materiali che inondavano il mercato e oggi “luogo dell’abbandono”.
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