Melegnano, allarme droga in stazione, arriva la polizia in congedo

Sicurezza Accordo con l’associazione nazionale per potenziare i controlli nelle zone più a rischio

Ancora allarme droga alla stazione di Melegnano, dove palazzo Broletto pensa ad un presidio dell’associazione nazionale della polizia per rafforzare i controlli nello scalo ferroviario, che vede un continuo passaggio di gente nei vari orari della giornata. La questione è tornata in primo piano in questi giorni, quando sono arrivate nuovamente delle segnalazioni sui via vai sospetti nella sala d’attesa della stazione in piazza XXV Aprile, che fanno seguito ad altri episodi di questo tipo registrati in passato. «In tempi recenti abbiamo siglato un’apposita convenzione con l’associazione nazionale della polizia, i cui volontari effettueranno una serie di servizi nella nostra città - ha quindi dichiarato ieri mattina l’assessore a sicurezza e polizia locale Cristiano Vailati -. L’obiettivo sarà quello di rafforzare la sicurezza nelle diverse zone di Melegnano: pensiamo soprattutto all’area attorno alla stazione in piazza XXV Aprile, dove nell’ultimo periodo è stato sollevato a più riprese l’allarme droga». Il motivo è in buona parte legato al fatto che, in fuga dal boschetto di Rogoredo nel capoluogo lombardo, pusher e consumatori prendono i treni della linea S1 Milano-Lodi per spostarsi nei centri periferici. «A breve abbiamo dunque intenzione di intavolare un confronto con le Ferrovie, che potrebbero mettere a disposizione dell’associazione della polizia gli spazi disponibili nello scalo ferroviario in piazza XXV Aprile - ha ribadito in conclusione il 49enne Vailati -. Tutto questo in attesa del possibile arrivo in città di un presidio fisso della polizia ferroviaria, che anche negli ultimi mesi la nostra amministrazione ha richiesto nelle sedi competenti». Non più tardi di qualche mese fa i carabinieri hanno smantellato un vero e proprio boschetto della droga nelle campagne di via Carpiano non lontano dalla stazione, dove erano in particolare presenti una serie di baracche, all’interno delle quali avveniva soprattutto il consumo di eroina. In quell’occasione i militari dell’Arma hanno identificato una ventina di giovani, per alcuni dei quali è scattata la denuncia.

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