MELEGNANO Castello e palazzina Trombini: il “sogno” di un polo della cultura

La proposta del sindaco Bellomo in consiglio comunale

Uno spazio museale nel futuro dello storico castello Mediceo, ma anche un grande polo culturale in tandem con la gloriosa palazzina Trombini. Il sindaco Vito Bellomo immagina così il destino del monumento per eccellenza di Melegnano, dove la sola parte centrale è completamente recuperata, mentre le due ali laterali versano in condizioni di perdurante degrado. Il caso è tornato di stretta attualità nell’ultimo periodo, quando palazzo Broletto ha espresso la volontà di coinvolgere il Politecnico di Milano nel progetto di recupero, che sarà poi sottoposto al governo di Roma per ottenere i necessari finanziamenti. «Tutto questo avverrà ovviamente in sinergia con la Città metropolitana proprietaria dell’ala lunga, mentre l’ala corta appartiene invece al Comune - afferma il 53enne Bellomo -. Per quanto riguarda la futura destinazione del castello, l’obiettivo sarebbe quello di creare uno spazio museale, al centro del quale avrebbe grande rilevanza proprio l’ala lunga ricca di splendidi affreschi segnati però dal trascorrere inesorabile del tempo». Proprio per rilanciare l’ala di proprietà di Città metropolitana, palazzo Broletto ha previsto una serie di aperture eccezionali, la seconda delle quali avverrà domenica 21 maggio.

«L’altra grande questione aperta riguarda la palazzina Trombini, il cui futuro è legato a filo doppio al castello, dal quale dista solo poche decine di metri - continua il sindaco Bellomo -: nasce da qui la decisione di inserire anche il glorioso stabile comunale nell’accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano, la cui competenza sarà di fondamentale importanza. Lo scopo finale sarà quello di dar vita a un grande polo culturale nel cuore di Melegnano, all’interno del quale sia possibile amalgamare nel migliore dei modi le funzioni del castello Mediceo e quelle della palazzina Trombini».

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