MELEGNANO Non c’è più posto dai medici di base

Tutti in città hanno raggiunto il massimo di 1.500 mutuati, nei paesi del circondario va un po’ meglio

Con tutti i medici di famiglia occupati in città, arriva la doccia fredda per i pazienti di Melegnano, che devono recarsi nei paesi vicini per essere visitati dai camici bianchi. Dopo l’allarme lanciato in questi giorni da un gruppo di cittadini, nella giornata di ieri la conferma è arrivata dai farmacisti attivi a Melegnano, che svolgono il servizio di scelta/revoca del medico e hanno ribadito l’assenza di camici bianchi disponibili nella comunità cittadina. Come del resto emerso a più riprese in un recente passato, tutto questo è naturalmente causa di numerosi disagi soprattutto per gli anziani, i soggetti disabili e più in generale per le fasce deboli della popolazione, che devono spostarsi nei Comuni vicini per essere visitati dai camici bianchi. Della questione si è parlato anche in un recente consiglio comunale, quando le opposizioni del Partito democratico, Sinistra per Melegnano-Europa Verde e Insieme Cambiamo hanno presentato una mozione ad hoc sull’argomento: durante la successiva discussione nell’apposita seduta consiliare, il sindaco Vito Bellomo ha quindi annunciato «l’apertura di un tavolo di confronto con i rappresentanti dei medici di famiglia per far fronte alla cronica emergenza dei camici bianchi». Nella giornata di ieri sulla questione ha preso posizione lo storico dottore di Melegnano Achille Maroni, che è anche responsabile dei medici di medicina generale di Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone e Vizzolo.

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