
(Foto di Cornalba)
I grandi alberi nel piazzale delle Associazioni intralciano i progetti del Comune
Melegnano
Avviata la raccolta delle firme per chiedere al Comune di Melegnano un’assemblea pubblica: continua la battaglia contro il taglio degli alberi nel cuore di Melegnano. Il caso è quello dei 13 storici tigli presenti nel piazzale delle Associazioni, che palazzo Broletto intende abbattere perché «rappresentano un ostacolo in vista del futuro restyling della piazza in centro città». È quanto ribadito in consiglio comunale ancora in questi giorni dal sindaco Vito Bellomo, secondo il quale «i 13 tigli verranno sostituiti da una quarantina di nuove piante». Ma tutto questo non ha mancato di scatenare una vera e propria alzata di scudi nel mondo politico e associazionistico locale: dopo aver presentato un apposito emendamento per mantenerli con le altre opposizioni di Partito democratico e Insieme Cambiamo, già nelle scorse settimane Sinistra per Melegnano-Europa Verde ha annunciato una raccolta firme contro il taglio dei tigli. C’è poi da registrare la presa di posizione di Banca del Tempo, Fiab e Anpi, le cui sedi si trovano proprio nel piazzale delle Associazioni, che sono scese anch’esse in campo per salvare gli alberi.
«Con le altre associazioni stiamo chiedendo un incontro pubblico per avere dal Comune e dal progettista dettagli su questo piano dissennato - ha quindi incalzato la Fiab nella giornata di ieri -. A norma di regolamento comunale occorrono 50 firme: noi ci siamo resi disponibili, sarà possibile firmare mercoledì (domani ndr) dalle 17.30 alle 19 nella nostra sede nel piazzale delle Associazioni. Possono firmare solo i residenti di Melegnano, che devono portare il documento d’identità perché le firme saranno autenticate da un consigliere comunale». Sempre nel consiglio comunale di questi giorni, l’ex sindaco ed oggi leader di Progetto Melegnano Rodolfo Bertoli ha infine rilanciato «sulla necessità di un tavolo di confronto per mantenere i tigli nel piazzale delle Associazioni, dove rappresentano la memoria storica della nostra città e devono essere dunque conservati». (ha collaborato Stefano Cornalba)
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