Paullo, pioggia di mail all’assessore regionale Bertolaso per la carenza
di medici di base
L’iniziativa del gruppo Paullo Nuova per denunciare i problemi
I paullesi scrivono a Guido Bertolaso, l’assessore regionale al Welfare. La carenza cronica di medici di medicina generale, che a Paullo ha portato all’istituzione a luglio di un ambulatorio provvisorio a rotazione in assenza di due “camici bianchi” non ancora sostituiti, ha portato infatti a notevoli disagi. Da qui è scaturita l’iniziativa del gruppo di Paullo Nuova, che ha chiesto ai pazienti di bussare direttamente alla porta del Pirellone per chiedere un intervento diretto. Come? Inondando la casella postale dell’assessore alla partita e sottoponendogli proprio il caso di Paullo. «Dopo l’articolo sul vostro giornale, in molti ci hanno chiesto informazioni su come scrivere all’assessore regionale Bertolaso per la questione dei medici mancanti – entra nel merito Giancarlo Broglia, capogruppo della formazione civica -. Ognuno ovviamente può scrivere quello che vuole, noi proponiamo “solo” una traccia: l’importante è ovviamente denunciare il problema». Tramite la pagina ufficiale del gruppo Paullo Nuova è stata condiviso il fac-simile delle mail da inviare alla segreteria dell’esponente della giunta regionale: «Gentile assessore Bertolaso, con la presente le segnalo che da diversi mesi io, come migliaia di cittadini di Paullo, non ho il medico di medicina generale. Le chiedo di intervenire urgentemente presso le strutture di sua competenza e per risolvere questa situazione, che come potrà immaginare causa importanti problemi». E vari cittadini hanno già firmato la stessa mail, spedendola agli indirizzi suggeriti dalla lista Paullo Nuova. In poche ore ne sono partite decine. Chissà se basteranno a suscitare l’attenzione dell’assessore Bertolaso, come sembra chiedersi una delle tante utenti: «Ho appena inviato due mail – dice -. Una per me e una per miei genitori che, essendo anziani, non hanno possibilità di scrivere con questo sistema. Mi auguro che molti di noi possano fare lo stesso. Più siamo meglio è. Probabilità di risposta poche? Ma almeno facciamo sentire la nostra voce». L’obiettivo è quello di sostituire al più presto i due medici “assenti”, restituendo a tutti i pazienti una figura di riferimento, senza dipendere da dottori ogni volta diversi.
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