San Giuliano avrà la sua piscina

Sarà nell’area ex maneggio di via Risorgimento, lavori al via dall’autunno se tutto andrà bene. Project financing con una ditta privata

Preparativi in corso a San Giuliano per l’esproprio dell’area di via Risorgimento detta “ex maneggio” dove verrà costruita la piscina comunale. L’opera verrà infatti realizzata sul terreno che è di proprietà della società multiservizi Genia, da molti anni in stato di fallimento. Non appena sarà pronto il progetto, dovrà essere sottoscritta la convenzione tra il Comune e l’investitore, dopodiché il periodo estivo dovrebbe essere assorbito da questa trafila, che avrà durata di 60 giorni, per la quale l’amministrazione di Marco Segala ha già stanziato la somma di 300mila euro. Il traguardo è quello di consentire all’operatore economico che ha presentato una proposta di partenariato pubblico-privato di aprire il cantiere nell’ottobre prossimo.

Il sindaco fa sapere che l’esproprio sarà necessario anche nel caso in cui la Corte di Cassazione si pronunciasse a favore del Comune di San Giuliano nella battaglia di carte bollate per quanto concerne la proposta di concordato fallimentare con la quale l’ente tornerebbe proprietario di tutti i beni che erano stati trasferiti in passato alla multiservizi, tra cui le 240 case popolari e anche l’area di via Risorgimento. In base infatti alle valutazioni, i tempi per l’acquisizione da parte del Comune del patrimonio in mano a Genia non collimerebbero comunque con l’esigenza di fare andare avanti l’iter burocratico per la piscina. In caso di riscontro positivo per l’ente, a quel punto non sarebbe più necessario affrontare la spesa di 300mila euro. Si tratta del secondo esproprio per pubblica utilità effettuato da parte del Comune nei confronti della curatela fallimentare di Genia dopo quello che risale agli anni scorsi, effettuato sempre su impulso dell’amministrazione di Segala, affinché l’ente riprendesse le redini del complesso della ex caserma di via Trieste. Un immobile dove poi sono stati conclusi i cantieri, che si erano interrotti a seguito del naufragio di Genia, e a seguire l’anno scorso sono state assegnate le nuove case popolari ai cittadini che erano in lista di attesa.

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