SAN GIULIANO Case popolari, quaranta alloggi sono occupati dagli abusivi

Il Comune è pronto a scrivere al prefetto di Milano Sgaraglia per segnalare la situazione

Sulle circa 40 case popolari comunali di proprietà della multiservizi Genia che sono occupate da abusivi l’amministrazione di Marco Segala preparerà una relazione da inviare al prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. Il sindaco spiega: «Sino ad ora abbiamo sempre inviato alla curatela di Genia le segnalazioni che ci sono arrivate riguardo la presenza di occupanti negli immobili, ma a questo punto ritengo sia importante portare a conoscenza del prefetto questa situazione, anche per capire come ci si può eventualmente muovere con la forza pubblica, partendo dal presupposto che noi non sappiamo chi siano gli occupanti e abbiamo solo dei dati presunti riguardo il numero di case coinvolte da questo fenomeno». Un passo, quello di rendere ufficialmente noto l’anomalo “caso” al prefetto, che l’amministrazione comunale compirà anche a seguito dell’incognita che si è creata in merito ai tempi con cui la Corte di Cassazione si esprimerà sulla battaglia legale che vede al centro la terza proposta di concordato fallimentare presentata dal Comune. Un rebus, quest’ultimo, a cui è appesa la possibilità dell’ente sangiulianese di riprendere in mano le redini del patrimonio di 240 case popolari, ma anche delle scuole, degli impianti sportivi, del cinema Ariston e di tutti gli altri beni che in passato erano stati trasferiti alla multiservizi che è poi fallita. Nel frattempo, nelle case che si libereranno potrebbero insediarsi altri soggetti che non hanno alcun titolo facendo ulteriormente lievitare il numero di situazioni di irregolarità nel territorio ad alta fragilità sociale dove le “regolari” assegnazioni di questi alloggi sono bloccate da più di 10 anni. Se quindi fino a qualche mese fa l’amministrazione puntava a rincominciare a gestire quanto prima le case popolari, partendo da un’attenta ricognizione di ogni singolo alloggio, a questo punto l’esecutivo in carica chiederà all’autorità preposta come muoversi per ripristinare una situazione di legalità e di ordine nei complessi dove l’ente locale non può intervenire direttamente trattandosi di beni in capo a Genia.

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