SAN GIULIANO Il capannone confiscato alla mafia diventa magazzino della solidarietà

Conclusi i lavori, il Comune lo metterà a disposizione delle associazioni

Dopo la confisca alla criminalità organizzata e un intervento di restyling da oltre 100mila euro che si è appena concluso, il capannone di via Bracciano si prepara a voltare pagina per svolgere una funzione di carattere sociale. Nel corso del cantiere che ha assorbito una manciata di mesi, presso l’immobile che ora appartiene al Comune, si sono tenuti una serie di interventi per la bonifica dell’amianto a cui si è aggiunta la posa dei pannelli fotovoltaici che ha fatto crescere il numero di edifici pubblici “green” dove, grazie all’impiego delle fonti alternative, è stata data una svolta sul piano dei consumi di energia che ha fatto anche passare una forbice sulle bollette.

Alla fine dei lavori, in parte coperti da un finanziamento regionale, il Comune ha previsto anche un’integrazione della spesa per rifare il piazzale al fine di agevolare la movimentazione dei mezzi che in futuro faranno spola carichi di generi alimentari per i poveri che verranno stoccati in via Bracciano. L’amministrazione comunale di Marco Segala ha infatti annunciato l’intenzione di pubblicare un bando, forse già prima della fine dell’estate, per dare in comodato d’uso ad un realtà di no profit il magazzino che è stato rimesso a nuovo. Sulla base di una lunga serie di virtuosi esempi maturati nel Sudmilano e nel Lodigiano, si somma così un nuovo tassello all’impegno delle amministrazioni di valorizzare le strutture che in passato furono della criminalità organizzata per farle diventare dei punti di riferimento a beneficio della collettività a partire proprio delle fasce più fragili della popolazione. Nel caso specifico, sul territorio ad alta fragilità sociale, l’attenzione viene puntata sulle nuove povertà tenendo conto che il Banco della solidarietà consegna ogni mese un pacco colmo di generi di prima necessità a 170 famiglie del territorio a cui si aggiunge la distribuzione del fresco, con un’importante portata di generi deperibili provenenti dai supermercati, che si tiene una volta alla settimana, con circa 400 famiglie che si mettono in coda. Inoltre la Caritas ormai da alcuni anni aiuta un centinaio di sangiulianesi attraverso il proprio emporio della solidarietà.

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