Sportello salute di Melegnano, 95 i ricorsi per il rispetto dei tempi d’attesa

SUDMILANO I promotori aspettano l’esito delle denunce presentate al Nas dei carabinieri

«Sui 95 ricorsi individuali presentati contro le liste d’attesa infinite, in 70 casi abbiamo avuto la meglio, ma incontriamo ancora grandi difficoltà per le visite di controllo dei pazienti cronici».

È questo il bilancio del primo anno di attività dello sportello salute di Melegnano, l’unico presente sul territorio e diventato un riferimento in tutto il distretto Sud-Est Milano.

«Complessivamente abbiamo presentato 95 ricorsi individuali contro le liste d’attesa infinite - chiariscono i responsabili del servizio Natale Battevi e Paolo Pozzi -, che in alcuni casi hanno addirittura superato l’anno».

Tutto questo partendo dal presupposto che è il medico di famiglia a decidere l’urgenza della prestazione, mentre l’Azienda ospedaliera è obbligata a prenotare visite ed esami come prescritto in ricetta. «In 70 casi abbiamo ottenuto il rispetto del diritto alla salute come stabilito dalle norme nazionali e regionali, l’Asst ha insomma riconosciuto le nostre ragioni - continuano Battevi e Pozzi -. Il discorso è diverso per quanto riguarda le visite di controllo dei pazienti cronici: nonostante le leggi nazionali e regionali, non vengono presi in carico dallo specialista, costringendoli così a farsi prescrivere la visita di controllo dal medico di base. Per queste visite l’Asst sostiene di non essere obbligata a rispettare i tempi, creando così ansia nei pazienti e disfunzioni nel sistema sanitario».

Si spiegano così i 7 ricorsi al difensore regionale e le due denunce ai carabinieri del Nas, da cui i responsabili dello sportello salute sono in attesa di risposta. «Con il nostro servizio attivo tutti i giovedì dalle 10 alle 12 nella sede del circolo Vittoria 6, nella via omonima, all’ombra del castello, attualmente sono quattro gli sportelli gratuiti nel territorio dell’Asst, a cui a breve nel Sudmilano si aggiungerà quello di Carpiano - concludono Battevi e Pozzi con Giovanna Capelli del Coordinamento per il diritto alla salute Melegnano Martesana -. Tutto questo a tutela delle fasce più fragili della popolazione, che sono le vere vittime delle liste d’attesa infinite».

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