SUDMILANO Il posto fisso non piace più: i Comuni a caccia di personale

Il trattamento economico medio-basso è un ostacolo in un territorio in cui la vita costa molto

È finita la corsa per l’impiego fisso in Comune: nel Sudmilano sono sempre meno i candidati che si presentano ai concorsi. Si è creato così uno scenario in cui le amministrazioni talvolta faticano a fare andare avanti la macchina amministrativa proprio a causa della carenza di personale che è stata registrata soprattutto in alcuni settori dei municipi. A partire dai comandi di polizia locale, che risentono tutti delle costanti richieste di mobilità da parte di numerosi agenti che puntano al trasferimento a Milano o nei comuni del Sud Italia da cui provengono. Di questo scenario è ben consapevole il primo cittadino di Colturano, Giulio Guala, che spiega: «Io, al fine di fare fronte alla lacuna che si era creata, per circa 12 mesi ho dovuto ricoprire il ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico, cogliendo la possibilità che la normativa offre ai piccoli comuni, quindi ho partecipato al concorso e ho fatto andare avanti l’ente che amministro firmando gli atti, dopodiché proprio in questi giorni è arrivato il nuovo responsabile. Occorre tenere in considerazione - prosegue -, che molte persone si sono rese conto che lavorare in un comune significa assumersi delle responsabilità, ad esempio di fronte alla Corte dei conti, e pertanto scelgono altre strade. Tanto più - osserva - se si aggiunge il fatto che lo stipendio è medio basso, il posto pubblico è diventato poco attrattivo».

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