Traffico e tir, viaggio tra i pericoli della Binasca dopo l’ultimo incidente mortale
Sudmilano Quasi 30mila veicoli in transito ogni giorno
Dopo il drammatico incidente costato la vita al 35enne di Carpiano Luca Propato, torna in primo piano la pericolosità della Binasca, dove sono quasi 30mila i veicoli in transito ogni giorno. Il nostro viaggio inizia nel tratto melegnanese della trafficata provinciale, dove incontriamo subito l’incrocio “trappola” diretto in tangenziale, teatro anche in tempi recenti di numerosi incidenti stradali. L’ultimo in ordine di tempo risale a qualche settimana fa, quando anche una bambina di tre anni è rimasta coinvolta nello scontro tra due macchine. Ricompresa tra le opere connesse alla quarta corsia dell’A1, da anni si parla di una maxi-rotatoria destinata a rafforzare la sicurezza in un punto tanto nevralgico del territorio, che ogni giorno vede il passaggio di migliaia di veicoli. Ma non sono ancora chiari i tempi dell’intervento, che pure è molto atteso dagli automobilisti abitualmente in transito nella zona. Ai piedi del cavalcavia dell’A1, incontriamo poi l’incrocio “lumaca”, la cui conformazione rallenta notevolmente la circolazione in un altro snodo strategico per la circolazione del Sudmilano: all’altezza della rotonda sono infatti presenti da una parte l’A1 e dall’altra la bretella Binasca-Santangiolina, che collega due tra le maggiori strade del territorio sudmilanese. Anche in questo caso si parla da anni di un intervento di sistemazione, che però al momento è ancora fermo al palo: secondo quanto emerso in tempi recenti, la Città metropolitana ha completato il progetto esecutivo tuttora al vaglio della società Autostrade, che sarà chiamata a dare il via libera definitivo ai lavori. Per un costo totale di 350mila euro, l’operazione verrà sostenuta economicamente dall’operatore privato impegnato nella realizzazione della logistica a Bascapè nel Pavese, che negli anni scorsi si è già fatto carico del raddoppio della provinciale Melegnano-Landriano parallela alla Binasca.
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