A carte scoperte: Guarire sopravvivere, morire

“A carte scoperte” è un’iniziativa dei due più importanti archivi della città di Lodi, l’Archivio storico comunale e l’Archivio storico diocesano, che hanno progettato questo evento, a cadenza annuale, per la valorizzazione dei fondi conservati e la divulgazione di percorsi di ricerca possibili.

Propone ogni anno temi storici diverse, argomenti che meritano un interesse storiografico, fonti di ricerca utili alla ricostruzione di vicende, istituti, biografie, condizioni sociali. È destinata a un pubblico eterogeneo, a storici, ricercatori, frequentatori e amici degli archivi.

La proposta di quest’anno, intitolata “Guarire sopravvivere, morire”, vuole ripercorrere attraverso i documenti, il problema sociale di malattie ed epidemie nei secoli, con rimedi e provvedimenti che ogni epoca ha approntato per far fronte alla sofferenza. E non solo con la medicina “ufficiale”.

A Lodi, come in altri luoghi, la magia terapeutica affianca quella autorizzata, e i ciarlatani non mancano. Esperti imbonitori e venditori risolvono i problemi di salute più incurabili con il “balsamo simpatico orientale”, le “gocciole mirabili di salute”, la “pastiglia impietrita di Ungheria”, come ben testimoniano le fonti.

I decreti civili e religiosi, nel caso di epidemie devastanti come il colera, accanto alla profilassi solita per arginare o prevenire il contagio, schierano rimedi come preghiere e opere di pietà, e là dove non può la forza umana o magica, interviene il miracolo. Le fonti d’archivio sono colme, infatti, di guarigioni miracolose, segno della disperazione e della grande fede in Dio.

L’appuntamento è per sabato 24 maggio al Seminario vescovile di Lodi, in Sala San Tommaso, in via XX Settembre 42, a Lodi. Un’introduzione al tema, la medicina a Lodi nel corso di cinque secoli, un video, l’esposizione dei documenti e cinque workshop sono il programma in sintesi.

Il primo laboratorio è dedicato ai provvedimenti istituzionali, circolari e decreti che cercano di contenere l’epidemia con consigli e prescrizioni, e ne individuano le cause in “malnutrizione, assunzione di cibi crudi o guasti, costipazioni, sbalzi di temperatura, e anche una vita sregolata o notturna, eccessi d’ira, desiderio di vendetta”.

Il secondo riguarda i rimedi popolari dei guaritori nel Settecento che offrono mirabolanti terapie, medicamenti e intrugli buoni a tutto: al mal di denti, ai “viziosi umori”, a levare le macchie del volto, agli ascessi e infezioni, alle ustioni, ferite e piaghe.

Il terzo workshop vede protagonista la magia, con le sue ricette scritte sugli amuleti e trascritte nei processi. Ossa umane da appendere al collo dei malati di febbre quartana, miscele di erbe, piume nere e preghiere per sconfiggere le malattie.

Il quarto è sui miracoli, sui graziati dall’acqua della fontana dedicata alla Madonna, persone malate, non più in grado di tenersi in piedi che si affidano alla Vergine e a un sorso di acqua portentosa.

L’ultimo considera le malattie senza rimedio né cura. Prende in esame una malattia che nel 1918, in pochi mesi, fece nel mondo più morti della Grande Guerra, più di venti milioni. Epidemia taciuta fino alla censura della stampa, ancora oggi in parte misteriosa nelle cause. Il pubblico potrà anche visionare, in un percorso espositivo allestito per l’occasione, alcuni dei documenti storici più belli e significativi sulla malattia e sulla medicina a Lodi.

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A carte scoperte 2014Guarire sopravvivere, morireMagia, miracoli, medicina popolare e ufficiale a Lodi in età moderna e contemporanea.Sabato 24 maggio 2014 Ore 16,00Sala San Tommaso, Seminario Vescovile di Lodi Via XX Settembre, 42, Lodi

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