Ci sarà anche Papa Francesco tra i pastori del grande e rinnovato presepe napoletano allestito al Museo del presepio di Cascina Vistarina a Salerano sul Lambro. Sarà fra altri cento personaggi, pastore tra i pastori, ma non passerà inosservato. Anche se gli occhi del visitatore lo dovranno cercare in uno spazio circolare del diametro di 6 metri in cui anche Pulcinella reclamerà un po’ d’attenzione.
Il presepe napoletano sarà nei prossimi giorni la principale attrazione del museo di Tino Cazzulani e degli Amici di Cascina Vistarina. Ma non l’unica. Perché anche il presepio palestinese, allestito da Corrado Battistelli, sarà per la prima volta mostrato al pubblico. Così come altri presepi, piccoli e meno piccoli, ospitati al piano superiore.
Per il fondatore del museo è tempo di bilanci. «Quest’anno - dice - ho avuto molte soddisfazioni. Abbiamo contato circa 10.000 visitatori e numerose delegazioni straniere, provenienti in particolare dalla Spagna, dall’Austria, dalla Germania, dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Argentina. Inoltre abbiamo esposto i nostri presepi in 40 città e località italiane, da Parma ad Omegna, da Casalmorano a Lendinara. Credo sia giusto ricordare anche l’impegno degli Amici del presepe di Cascina Vistarina, ossia del coordinatore Emilio Rossi e di Giovanni Cattaneo, Mario Cordoni, Angelo Vitaloni, Tino Cazzulani, Marco Valsecchi».
C’è però una nota dolente nei pensieri di Cazzulani: «Peccato non aver potuto allestire il presepio palestinese nello spazio delle antiche mura in Piazza Castello a Lodi. Ci è stato negato lo spazio e non abbiamo mai capito perché. Il Comune non avrebbe speso un euro e noi non avremmo certo rovinato le antiche pietre. Avremmo voluto allestire un presepio simbolico in cui regnava la pace tra la Palestina e il resto del mondo. Sarebbe stato certamente apprezzato. Pazienza, noi andiamo avanti lo stesso».
No, l’attività del museo non si ferma. Ed anzi raddoppia. Lo scorso 30 novembre, giorno dell’inaugurazione della stagione 2014-2015, un nuovo spazio, la Sala Blu, è stato aperto al pubblico: è dedicato ai presepi d’autore, quelli di Romano Bertola, Vito Enriquez, Angelo Giuliani, Sergio Costa, Sergio Rossi, Silvano Sisti e Guido Raccagni. Anche questi, come quello napoletano e quello palestinese, si potranno visitare fino alla seconda domenica di gennaio: l’apertura e le visite guidate saranno il sabato e la domenica e, ad esclusione di Natale, i giorni festivi dalle 14.30 alle 17.30. Le visite guidate infrasettimanali, per gruppi e scolaresche, si potranno effettuare su prenotazione telefonando al numero 0371.71155.
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