Bimbi lodigiani, è allarme diabete

Sempre più bambini lodigiani mangiano male e fanno poco sport. Diventano obesi e in sovrappeso. E per questo, anche nel Lodigiano, il diabete, in età infantile, è in aumento.

La scuola diocesana, guidata da don Vincenzo Giavazzi, non vuole perdere tempo e ha promosso un’iniziativa di carattere preventivo. Sabato 9 novembre, in coincidenza con la Giornata nazionale del diabete, a partire dalle 10, nell’aula magna del collegio vescovile, in via Legnano 20, si svolgerà il meeting scientifico “Una vita sana inizia da bambino, prevenzione e benessere”. Interverranno Giacomo Biasucci, primario del reparto di pediatria dell’ospedale di Piacenza, Sara Riboni, specialista in diabetologia, nell’età della crescita, Francesca Dossena, tecnologa alimentare e Claudia Polenghi, naturopata per l’Associazione nazionale diabete. «I problemi del diabete e dell’obesità - spiega il primario Biasucci - sono vere e proprie patologie».

Anche nel Lodigiano, quello dell’obesità, secondo i dati recentemente pubblicati dall’Asl, è diventato un problema. Nel 2011, infatti, i bimbi obesi erano il 18,9 per cento, nel 2012 sono diventati il 21 per cento. «Non ho sotto mano i numeri - spiega la diabetologa di Lodi Viviana Baggi -, ma nei bambini e negli adolescenti il diabete di tipo 2, legato allo stile di vita, nel nostro territorio, è aumentato». Se si calcolano anche gli adulti, solo nel capoluogo, i diabetici sono 3.400. «In Italia - precisano Biasucci e Riboni - il 33 per cento dei minori è obeso e uno su due in sovrappeso. Questo a causa di errate abitudini alimentari e di uno stile di vita caratterizzato da scarso movimento. L’alimentazione, anche nei primi 24 mesi di vita, è eccessivamente proteica. Bisognerebbe seguire la dieta mediterranea, invece di imbottire i bambini con un eccesso di carne (non andrebbe consumata più di 3 volte alla settimana) e di latticini. Per non parlare di eccesso di dolci e carboidrati semplici. Nelle mense scolastiche le diete vengono equilibrate su base settimanale, ma poi vengono concessi ai bambini bis e tris di pasta. Un altro degli errori è quello di saltare la prima colazione per la fretta di uscire di casa. Il 44 per cento dei minori italiani ha la tv in cameretta. I bambini, così, si addormentano tardi e la mattina si svegliano all’ultimo momento. Non mangiano e arrivano a pranzo con una fame da lupi. Frutta e verdura vengono tralasciate e le fibre sono carenti. Molti bambini fanno meno di un’ora di attività motoria a settimana: non giocano in cortile, vengono accompagnati a scuola in auto e stanno seduti davanti alla Playstation, aumentando sempre più di peso».

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