«Cittadini al centro e meno tasse per tutti,

recuperare 1.800 voti non è così difficile»

Per cambiare

le cose

Lodi

stavolta

dovrebbe

dare il voto

a una donna

Nel sociale

puntiamo

a prevenire

piuttosto

che assistere;

e vogliamo

una città

più sicura

«Mettiamo il cittadino al centro e riduciamo le tasse». Giuliana Cominetti, vice sindaco e assessore all’istruzione e alle pari opportunità della giunta Guerini, domenica e lunedì si presenterà al ballottaggio con una lista appoggiata da Pdl e Lega, denominata “Cominetti sindaco”. Al primo turno ha ottenuto 7.300 voti pari al 34,48 per cento contro i 9.167 (43,30 per cento) del suo avversario Simone Uggetti,

Quali sono gli elementi di continuità e discontinuità con la vecchia giunta?

«Il nostro programma è diametralmente opposto per quanto riguarda i servizi sociali. Noi puntiamo alla prevenzione, non all’assistenza. Se una mamma lascia il lavoro per curare genitori anziani e figli diventa un problema sociale. Se il comune gli garantisce servizi con orari flessibili può continuare a lavorare. idem per le aziende. se un’azienda chiude, i lavoratori disoccupati diventano un problema sociale. Quindi bisogna elaborare delle strategie per salvare le aziende?».

Ma è compito dei comuni?

«Se rendiamo la burocrazia più snella diminuendo la tassazione per le aziende più virtuose, la loro siutazione migliora. Ecco cosa ci distingue dalla giunta precedente».

E gli elementi di continuità? Tutti gli altri punti del programma?

«Primo dovremmo insediarci. Non è detto che si debba azzerare quanto fatto in precedenza. Cambieremo quegli aspetti che riterremo utili modificare».

Avete già un’idea della giunta in caso di vittoria?

«Abbiamo iniziato una riflessione, ma per adesso ci siamo incentrati sui criteri più che sulle persone. Il fatto che non abbiamo partecipato ai dibattiti è perché abbiamo investito il nostro tempo ad andare in giro a parlare con le persone, incontrandole personalmente».

Quali criteri avete definito per la giunta?

«Persone di alto profilo, competenti, che si siano già confrontate con la città».

Il vicesindaco?

«Non ce l’abbiamo ancora. Sicuramente non presenteremo una giunta fotocopia di quella precedente. Ci saranno rappresentanti della società civile e altri che hanno già avuto esperienze amministrative».

Quale sarà il ruolo dei partiti in giunta?

«La coalizione è composta da una parte civica e dai partiti. Avremo 9 consiglieri civici e 11 esponenti di partito, 6 dei quali della Lega. In giunta si vedrà».

Nove punti di distanza da Uggetti: potete colmarli?

«Se guardiamo il numero dei voti, sono 1.800. Tenendo conto che 12 mila persone non hanno votato e che 400 sono le schede nulle a causa del voto disgiunto e che il 12 per cento dei voti che sono andate nelle altre liste appartengono a quel mondo civico o del centro destra che rientra nella nostra area, possiamo stare tranquilli».

Cosa avete fatto per cercare di rimontare?

«Abbiamo incontrato tanta gente che non è andata a votare e abbiamo cercato di far capire loro che la scelta di un giorno vale 5 anni».

Cosa ha fatto per cercare di convincerli?

«Mi sono presentata. “Se mi date fiducia - ho detto -, sarò il vostro sindaco”. Questo è stato il messaggio e poi c’è il valore aggiunto. Lodi potrebbe per una volta dare il voto a una donna. C’è la leggenda metropolitana che le donne non votano le donne, è il momento della svolta. Le donne se vogliono che cambi qualcosa devono dare fiducia a una donna».

Crede che Sergio Tadi e Andrea Dardi le abbiano portato via voti? Ha cercato l’apparentamento? Perché l’hanno rifiutato?

«Nella prima fase penso di sì. Vengono da un mondo che è rappresentato anche nella nostra lista. Non c’è stato apparentamento, abbiamo fatto una chiacchierata. Siamo soddisfatti, invece, dell’apparentamento con i Pensionati, non tanto per i numeri quanto per i contenuti. Hanno un’attenzione particolare per quella fascia della popolazione che avevamo già inserito nel nostro programma. Abbiamo messo in atto azioni per valorizzare gli anziani: accompagnare i bambini a scuola a piedi, fare i vigili davanti agli edifici scolastici e le guardie nei parchi cittadini, perché siano rispettate le regole e rimossi gli atteggiamenti non positivi e pensato all’housing sociale».

Pdl e Lega hanno danneggiato la sua immagine civica?

«La loro presenza è un valore aggiunto. Hanno completato la nostra visione. questa collaborazione è stata strumentalizzata per distrarre l’attenzione dai contenuti. Ci dimentichiamo che andiamo alle urne perché c’è qualcuno che ha fatto delle scelte e ha accorciato lo scorso mandato amministrativo ».

L’hanno accusata di aver fatto il “salto della quaglia”, cosa replica?

«Basta tirare fuori queste cose. È irriverente rispetto a una scelta fatta e presentata ai cittadini in modo preciso. Vuol dire annullare due mesi di lavoro serio e di vicinanza programmatica che è stato strumentalizzata. L’8 marzo, insieme a due consiglieri uscenti, abbiamo presentato una lista civica che poneva al centro i cittadini, poi si sono aggregati anche altri, su una visione di città innovativa. non c’è stato alcun salto».

Perché lo slogan “cittadini al centro”?

«Ci sono sensibilità diverse nella coalizione, ma abbiamo visto nello “sportello amico” che la nostra percezione di amministratori è diversa da quella dei cittadini. Ci siamo accorti, per esempio che molti cittadini considerano Lodi una città non sicura. Gli amministratori che ascoltano devono trasformare in azione questa sensazione».

La Lega ha diffuso un volantino su moschea e campi rom, dicendo che Uggetti è uguale a Pisapia. Cosa ne pensa?

«Il modello Pisapia si sta rivelando poco positivo, noi prendiamo le distanze. Noi proponiamo il modello di Verona e del sindaco Tosi».

Nella giunta Guerini avevate approvato l’ampliamento della moschea.

«Quando uno vota, vota la cosa giusta. La gente non può andare per strada a votare. Uno può dire che è favorevole, ma se poi non vengono forniti gli strumenti è un’altra cosa».

Parlate di riduzione delle tasse scolastiche, ma la accusano di non averci pensato quando nella giunta precedente avete aumentato il pre e post scuola...

«Non è stato aumentato. Abbiamo introdotto una tariffa, votata all’unanimità. È stata introdotta a causa di comportamenti scorretti da parte dell’utenza».

Le tasse scolastiche non sono le uniche che annunciate di ridurre, come pensate di potercela fare con la situazione di crisi dei comuni?

«Tutte le proposte sono state fatte dopo un’attenta analisi delle risorse e quindi riteniamo sia possibile realizzare ogni cosa».

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