Con i tagli meno autobus e biglietti più cari

La “mannaia” dei tagli mette a rischio il trasporto pubblico. La Regione ha confermato una cura dimagrante per il settore pari a 50 milioni di euro. Una manovra che dall’anno prossimo potrebbe costringere gli enti locali a ridurre le corse e ad applicare dei rincari per i biglietti degli autobus. «C’è preoccupazione – spiega Giuseppe Russo, vice presidente della Provincia e sindaco di Tavazzano – non è ancora chiaro quale sarà l’impatto della contrazione degli stanziamenti. Dovranno infatti essere ripartiti tra la varie tipologie e per territori. Non sappiamo quindi quanto peseranno queste riduzioni sul Lodigiano».

Per il delegato della Provincia ai trasporti, ci sono dei segnali positivi perché «rispetto al taglio previsto iniziale di 155 milioni di euro si è passati a 50 milioni, tuttavia sempre di tagli significativi si tratta». Russo fa sapere che potrebbero essere necessarie «razionalizzazioni delle corse, combinate con un rintocco al rialzo delle tariffe». In ogni caso prima di prendere decisioni, San Cristoforo attende l’esatta ripartizione dei tagli, che si abbatteranno anche sui Comuni. Queste previsioni sono emerse al termine consulta regionale del trasporto pubblico in Lombardia. Erano presenti i rappresentanti delle Province, dei Comuni capoluogo, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni dei consumatori. La consulta è stata convocata dal neo assessore alla mobilità in Regione, Alessandro Sorte, in merito ai tagli individuati dal Pirellone a carico del trasporto pubblico locale, conseguenza di una manovra governativa che diminuisce nel 2015 le risorse destinate alle Regioni. Le associazioni di settore (Asstra Lombardia e Anav Lombardia) hanno quindi richiesto con forza che la Regione reperisca altrove, nell’ambito delle proprie prospettive di spesa, le risorse necessarie per garantire il trasporto pubblico.

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