A un anno di distanza dal naufragio il relitto della “Concordia” è ancora adagiato sui fondali a pochi metri dal porto del Giglio. Un evento, quello dello scorso 13 gennaio, che ha segnato anche la vita di alcuni lodigiani. Per Silvio Marino, nel riquadro, di Zelo Buon Persico, «quando credi di morire vedi tutto con occhi diversi», e intanto continua a navigare per lavoro sempre con la Costa. Michela Malusardi e Carlo Novazzi, di Lodi Vecchio, dopo la grande paura sono in attesa della nascita del loro primo figlio.
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