
I mutui sono senza dubbio una delle principali fonti di ansia e di preoccupazione per molte famiglie italiane, che spesso non riescono a rispettare le scadenze di pagamento. Per fronteggiare questo problema ormai comune a molti, è stato deciso di introdurre un provvedimento che consenta di sospendere le rata del mutuo. Infatti, sebbene molti italiani prima di farne richiesta cerchino di individuare la proposta più conveniente, magari mettendo i mutui presenti sul mercato a confronto, spesso poi succede che in seguito all’insorgere di improvvise difficoltà non si riesca a rispettare le scadenze.
Cosa fare per sospendere le rate del mutuo
Il provvedimento è stato introdotto dalla Legge di Stabilità, approvata lo scorso dicembre, e permette di sospendere le rate del mutuo e i finanziamenti per il triennio 2015-2017. Una vera opportunità, accolta subito da un grande numero di famiglie e di individui che hanno subito presentato la loro richiesta. Visitando questa pagina del sito ABI Associazione bancaria italiana è possibile avere maggiori informazioni e verificare il possesso dei requisiti richiesti per presentare la propria domanda.
Sebbene manchino ancora alcuni dettagli, che verranno definiti solo durante gli incontri di marzo, l’unico punto certo è che la sospensione delle rate del mutuo riguarda esclusivamente il capitale dovuto ma non gli interessi maturati. Altro aspetto critico è quello relativo alla tempistica, infatti il provvedimento fa riferimento ai mutui ed ai finanziamenti «per gli anni dal 2015 al 2017» senza specificare se questo triennio faccia riferimento al periodo entro cui inoltrare la richiesta o se il periodo di sospensione della rata non possa superare il 31 dicembre 2017.
Alcuni numeri
Si tratta di dettagli importanti che tuttavia non hanno arrestato il numero di richieste pervenute. Stando ai dati diffusi, sarebbero oltre 10.000 le famiglie che hanno presentato la loro richiesta per sospendere le rate del mutuo, anche grazie al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, che ricordiamo offre la possibilità di sospendere i mutui per diciotto mesi. A questi si aggiungono gli oltre 100 mila risparmiatori che hanno ottenuto la sospensione grazie al Piano famiglia dell’Abi, avviato nel 2009 e concluso nel 2013. Alla base di tutte le richieste la segnalazione di difficoltà economiche o la perdita improvvisa del lavoro.
Per accedere al Fondo di solidarietà, occorre essere titolari di mutui per la prima casa e segnalare lo stato di disoccupazione, il decesso o un handicap, mentre l’indicatore Isee del soggetto richiedente non dovrà superare i 30 mila euro. Per questi casi la sospensione potrà protrarsi fino a 18 mesi, mentre gli interessi saranno pagati solo in parte dal Fondo.
Prospettive future
In linea con le condizioni attuali del mercato e le difficoltà in cui vivono le famiglie italiane, sembra che il “payment holidays” inteso come la possibilità di sospendere o di posticipare il pagamento di alcune rate, cominci ad essere un’opzione adottata ancora da poche banche e presa in considerazione da altre. Comincia ad essere più condivisa l’idea di dover formulare prodotti più flessibili, quindi più vicini alle richieste della clientela.
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