(Aggiornamento ore 7 e 30 del 1 giugno) Borgo San Giovanni sceglie ancora Nicola Buonsante e il suo Progetto per Borgo. Senza se e senza ma. E accorda al sindaco, eletto per la terza volta in paese, una fiducia da 721 voti, pari al 61,57 per cento, su una platea di 1198 votanti. Alberto Marchesin, della lista Borgo Cambia Verso, non va oltre il 21,34 per cento, con 250 voti, e conquista due seggi in consiglio. Cesare Quaini di Borgo Comune Solidale raggiunge quota 17,07 per cento e si porta a casa un bottino di 200 voti e un seggio in consiglio. A stare lontane dalle urne 520 persone (1718 gli elettori, 1198 i votanti), con un’affluenza del 69,73 per cento. Dieci le schede bianche e 17 le nulle.
Vizzolo Predabissi non cambia sindaco e maggioranza fino al 2020. Verso l’1 di stamattina è risultato chiaro che il comune di 3990 abitanti, unico in tutto il Sudmilano a votare il 31 maggio, aveva scelto il sindaco già in carica. Mazza della lista «Vivere Vizzolo», vicina al centrosinistra, ha avuto 802 consensi contro i 622 di Riccardo Mastropasqua («Scelgo Vizzolo», area di centrodestra), e infine Laura Lui del Movimento Cinque Stelle, 352 voti. Percentualmente equivalgono a 43,9%, 34,1 e 19,2. Bianche e nulle (51) valgono il 2,8 per cento. La competizione a tre liste era inedita per Vizzolo, che è sempre stato un municipio piuttosto elaborato dal punto di vista politico. A tutte le liste, rispetto alle comunali del 2010 e precedenti, mancano voti in numero assoluto perchè l’affluenza è in picchiata: 56,7 per cento provenendo da una serie storica che diceva 74,5 la volta prima e addirittura 81,8 % dieci anni fa. Mario Mazza vinse al primo mandato con 1184 schede; stavolta ne ha 800. Un decennio fa Enrico Ceriani cinse la fascia tricolore spinto da 1103 voti. Passato il tempo delle euforie, ci sarà da fare una bella riflessione sulla a-politica, anche in salsa locale. All’inizio dello scrutinio è partito forte Mastropasqua nelle sezioni 1 (centro storico) e 2 (quartiere Rogge-via Emilia), poi Mazza ha guadagnato terreno. Verso l’una di notte il sindaco si è fatto vedere ai seggi per la foto di rito e dopo un’altra oretta di conteggi, lo spumante.
Anche in collina non si cambia. Il nuovo sindaco di Miradolo è Giampaolo Troielli, primo cittadino uscente, a capo del gruppo Progetto per Miradolo che avrà la maggioranza di otto consiglieri. La riconferma è arrivata anche nei numeri con 856 voti pari al 48,08 per cento, mentre nella tornata precedente era stato eletto con 849 voti al 38,98 per cento (le liste erano quattro). Ottimo risultato per la Lega Nord, in coalizione con un gruppo civico «Callegari sindaco» nella lista Innovazione Miradolese: Michela Callegari ha ricevuto 716 voti pari al 40,22. Nel 2010 il candidato ufficiale di Pdl e Lega (più Patto per Miradolo) si era fermato a 618 voti, il 28,37 per cento. In virtù del buon risultato, Innovazione Miradolese avrà tre seggi di minoranza. Infine, Carlo Colnaghi rimane indietro a soli 208 voti, l’11,68, un risultato dimezzato per Uniti per Miradolo che nel 2010 aveva 469 voti, il 21,53 per cento. A lui andrà un solo seggio.
(ore 23 e 30 del 31 maggio) Al voto oggi tre Comuni tra Lodigiano, Sudmilano e Pavese, e in tutti e tre i casi l’affluenza è pesantemente calata rispetto alla tornata precedente. A Borgo al voto poco meno del 70 per cento degli aventi diritto, a Vizzolo un crollo (il 57 per cento degli elettori, quasi il 20 per cento in meno di 5 anni fa). A Miradolo infine hanno votato in 1836, il 65,46 degli aventi diritto: quasi il 15 per cento in meno rispetto all’ultima tornata.
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