Festa d’addio per la Provincia

Le “palle”, a Natale 2013, probabilmente l’ultimo della Provincia di Lodi, non sono solo quelle dell’albero. Sono anche, e soprattutto, almeno per il commissario straordinario della Provincia Cristiano Devecchi, «quelle che ci hanno raccontato per distruggerla». La Provincia di Lodi, s’intende. Iniziativa sui generis - a metà tra la polemica e la goliardia - sotto l’albero da parte del commissario Devecchi. E rivolta a tutti i 61 comuni del Lodigiano. A proprio spese, infatti, Devecchi ha realizzato e fatto stampare un mega poster da distribuire ai sindaci del territorio, riuniti ieri pomeriggio in quella che era la sala del consiglio di Palazzo San Cristoforo. Al centro, in bella vista su sfondo bianco, la sagoma di un albero di Natale, interamente realizzata dalle classiche palle natalizie - tutte verdi e non caso forse, vista la militanza ventennale di Devecchi nella Lega nord - e due frasi, accanto agli auguri di Natale. La prima è “Quanto lavoro per costruire la nuova Provincia di Lodi”, la seconda, a seguire, “..e quante palle ci hanno raccontato per distruggerla”.

Un segnale di protesta contro una decisione, quella del taglio dell’ente di cui ormai si discute da mesi, che non «è quello che vogliono gli italiani, come dimostra un recente sondaggio di Ipsos, in cui sette persone su dieci hanno riconosciuto il valore della Provincia, per poi dire che i tagli da fare sono altri, in primis quelli sul numero di parlamentari e consiglieri regionali e sulle loro indennità - ha spiegato il commissario - : il nostro contratto scade il 31 dicembre e ancora non sappiamo cosa succederà. Questo manifesto è una sorpresa che ha due volti: l’amarezza, per essere stati definiti enti inutili e costosi quando non è così, e la speranza che il Lodigiano continui ad essere coeso e conservare la propria identità».

Mentre i sindaci davano un’occhiata al manifesto, da Devecchi è arrivato l’invito affinché sia affisso in tutti i comuni.

Dal taglio dei costi fino alle opere avviate, come la provinciale 234, alle partite sbloccate, come quella sulla logistica Fail di Massalengo, il commissario ha colto l’occasione per fare un bilancio dell’amministrazione, auspicando che questo cammino non si interrompa bruscamente.

A quello che probabilmente sarà l’ultimo Natale a Palazzo San Cristoforo, hanno preso parte anche il prefetto Pasquale Gioffrè e il questore Vito Ciriello. In tempi di spending review, evidentemente qualcosa è rimasto nelle casse di Palazzo San Cristoforo.

Per i sindaci, e altre personalità del territorio, da esponenti delle forze dell’ordine alle banche, dalle fondazioni alle associazioni, il corridoio della presidenza si è trasformato dopo le 19 in un luogo di ritrovo conviviale. Niente cena, ma bollicine e panettone per tutti non sono mancati.

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