Fisco, per gli italiani arriva il giorno nero

Nonostante lo stop alle tasse sulla prima casa domani giovedì 16 giugno sarà comunque un giorno “nero” per i contribuenti italiani, chiamati alla cassa per ben 24 versamenti in scadenza. Tra Irpef, Tasi, Imu, Ires, Iva, Irap e addizionali comunali/regionali, le imprese e le famiglie dovranno versare, secondo i calcoli della Cgia, oltre 50 miliardi di euro di tasse. Di questi, 34,8 miliardi finiranno nelle casse dell’Erario, 11 in quelle dei Comuni e 5,3 in quelle delle Regioni.

Sul fronte del mattone, eliminate le tasse sull’abitazione principale, con la sola eccezione di circa 73mila immobili di lusso, l’impegno economico più importante sarà il versamento della prima rata di Imu e Tasi sulle secondo e terze case e sugli immobili a uso strumentale: la pagheranno circa 25 milioni di proprietari per un gettito complessivo di oltre 10 miliardi. E tra le imposte sulla casa in scadenza anche la cedolare secca sugli affitti, cioè la tassa sostitutiva dell’Irpef sui redditi da locazione, che in base alle ultime statistiche sulle dichiarazioni dei redditi è stata scelta da oltre un milione di contribuenti. Va versato il saldo per l’anno 2015 e il primo acconto per il 2016, se dovuto. Sempre domani dovranno pagare l’Ivie le persone fisiche, fiscalmente residenti in Italia, che sono proprietarie o titolari di un altro diritto reale su immobili posseduti all’estero.

Ma domani saranno chiamate alla cassa anche le imprese che dovranno pagare il saldo 2015 e l’acconto 2016 dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società di capitali, che il governo si è impegnato a ridurre dal prossimo anno dal 27,5 al 24%. Il gettito atteso è di circa 8,5 miliardi. Slitta invece al 6 luglio, il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata per 3,5 milioni di contribuenti soggetti agli studi di settore. Dal 7 luglio e fino al 22 agosto 2016 i versamenti possono essere eseguiti con una lieve maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento. Entro domani, inoltre, i datori di lavoro pagheranno le ritenute dei propri dipendenti e degli eventuali collaboratori, i committenti quelle dei professionisti per le prestazioni ricevute da questi ultimi, mentre le imprese e i lavoratori autonomi dovranno onorare l’Iva. Gli imprenditori e i lavoratori autonomi, come pure i contribuenti con redditi sui quali non sono state trattenute completamente le imposte dovranno versare il saldo 2015 e la prima rata d’acconto 2016 delle imposte sui redditi Irpef, Ires e Irap. Inoltre, tutti i soggetti iscritti o annotati nel registro delle imprese al primo gennaio 2016 saranno chiamati a corrispondere il tributo camerale. Dal pagamento del diritto annuale alle Camere di Commercio, gli enti camerali incasseranno dalle imprese circa 500 milioni di euro. Scadono anche i contributi Inps di artigiani, commercianti e professionisti con partita Iva iscritti alla gestione separata.

Domani è anche il termine ultimo per versare le addizionali regionali e comunali Irpef: sono esclusi però i contribuenti che scelgono di presentare il 730. Intanto è stata prorogata dal 7 luglio al 22 luglio la scadenza per l’invio del modello 730 all’Agenzia delle Entrate, anche telematico. Avranno quindi più tempo i contribuenti che non si avvalgono dell’assistenza fiscale e gli intermediari abilitati che entro il 7 luglio avranno trasmesso almeno l’80% delle dichiarazioni. Resta, invece, invariato il termine del 7 luglio per chi deve consegnare ai Caf o ai professionisti la dichiarazione precompilata o ordinaria ovvero tutta la documentazione per autorizzare questi soggetti alla compilazione del modello. Nessuna proroga per i sostituti d’imposta che prestano l’assistenza fiscale, che devono spedire i modelli 730 sempre entro il 7 luglio.

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