Una provincia (quand’anche destinata a sparire) cresciuta dal punto di vista demografico e migliorata sotto altri aspetti come quello della raccolta differenziata e dell’inquinamento dell’aria (con i giorni di sforamento di polveri sottili dimezzati, anche se può suonare strano) ma con problemi che nell’arco dell’ultimo decennio hanno assunto proporzioni drammatiche come la disoccupazione giovanile, arrivata a superare il 40 per cento tra le persone fra i 15 e i 24 anni. È un bilancio in “chiaroscuro“ quello che si può leggere analizzando in controluce la “Banca dati degli indicatori territoriali per le politiche di sviluppo” dell’Istat, recentemente aggiornata, composta da 305 indicatori (dalla qualità dell’aria alle presenze turistiche, dal numero di brevetti registrati al numero di furti) da incrociare fra loro per cercare di decifrare la crescita (o la decrescita) di un territorio negli ultimi dieci anni (anche se in qualche caso la serie storica ha radici più in là nel tempo).
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