Potenziata la sicurezza lungo la tratta ferroviaria Milano-Lodi. Da settembre entreranno in servizio altri 150 vigilantes in aggiunta agli attuali 75. Il giro di vite è stato deciso dal consiglio regionale della Lombardia in seguito all’escalation di atti di violenza registrati dall’inizio dell’anno a oggi, nelle stazioni e sui treni: sono 40 secondo i dati forniti da Trenord, i cui dipendenti nei giorni scorsi hanno scioperato proprio per manifestare la loro rabbia rispetto a una situazione allarmante.
Il caso più eclatante è stato quello del capotreno aggredito a colpi di machete in stazione a Milano da tre giovani latinos poi finiti in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Ma non fanno meno paura gli episodi di microcriminalità che hanno interessato anche il Lodigiano. La tratta Milano-Lodi del resto detiene la maglia nera in fatto di sicurezza.
«Non mi stancherò mai di ripetere che la sicurezza dev’essere una priorità. E proprio su questo versante, Regione Lombardia ha dato oggi un segnale importante. Dal primo settembre anche quanti viaggiano e lavorano sulla linea ferroviaria Milano-Lodi potranno farlo con maggiore serenità, grazie alla presenza di un numero più elevato di addetti alla vigilanza privata. Si tratta di un’iniziativa di cui il territorio avvertiva l’assoluta necessità, anche a seguito dei recenti tragici episodi di cronaca che hanno provocato un’ondata di indignazione e sgomento», afferma il presidente del gruppo Forza Italia in consiglio regionale della Lombardia Claudio Pedrazzini, commentando il provvedimento che interesserà i treni lombardi. «La Milano-Lodi è una delle tratte considerate maggiormente a rischio - sottolinea il presidente azzurro -. Su quei treni sono salito diverse volte, conosco bene la situazione. Dobbiamo fare in modo che chi viaggia sulla rete lombarda, oltre a percepire un clima di sicurezza, sia effettivamente al riparo da ogni possibile minaccia. Un presidio di vigilantes ancora più intenso potrà contribuire a migliorare la situazione». La scelta di incrementare il personale di vigilanza è passata attraverso un lavoro di squadra, come spiega Pedrazzini: «L’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, con cui mi sono confrontato spesso su queste tematiche, ha fatto un ottimo lavoro. Si tratta di una novità che s’inserisce in un percorso che la Regione sta portando avanti da tempo. Ricordo ad esempio l’iniziativa lanciata con successo nei mesi scorsi, che ha fatto seguito all’approvazione di una mia mozione, per consentire ai rappresentanti delle forze dell’ordine di viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Mentre il governo latita, la Regione continua dunque a impegnarsi con forza sul fronte della sicurezza. Proseguiremo su questa strada».
Da settembre in Lombardia entreranno in servizio altri 150 vigilantes in aggiunta agli attuali 75
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