Rimanga pure nei panni dell’insegnante: impegni?
«La scuola da tempo è bistrattata, mancano risorse e sostegno istituzionale al valore della formazione. Impossibile non partire da qui, da un lavoro che riporti la scuola al centro delle scelte politiche. In caso di elezione, avrei subito una questione di stretta valenza territoriale per cui battermi: quella di far riavere l’autonomia all’istituto tecnico agrario di Codogno, scuola di alto valore formativo, struttura didattica complessa e di eccellenza, con annesso convitto e azienda zootecnica».
La zootecnia è spina dorsale dell’economia lodigiana: obiettivi in questo settore?
«L’agricoltura è un’altra chiave strategica del nostro territorio e qui non si deve smettere di puntare attenzione. Conosco bene le difficoltà e le problematiche del settore, là dove da due anni ho la delega consigliare all’organizzazione della Fiera dell’Agricoltura di Codogno. Che dire: il settore rurale è portante nell’economia lodigiana e nazionale, indispensabile attivarsi a suo sostegno con politiche mirate e di rilancio».
Con quale spirito affronta la sua candidatura al Parlamento nel Centro Democratico?
«Con spirito di servizio, e non lo dico per retorica. Del resto, la mia posizione di lista lascia intendere come la mia sia soprattutto una candidatura dal valore di testimonianza».
A fianco del Centro democratico di Tabacci...
«Personalità, quella di Bruno Tabacci, che ho sempre stimato e seguito con attenzione. La proposta di poter dare il mio contributo a questa formazione mi ha onorato. Da moderato, credo poi molto nel ruolo di Centro democratico all’interno dell’alleanza con Pd e Sel: un ruolo di equilibrio al centro della coalizione, a sostegno dei valori fondanti dei moderati. L’obiettivo, peraltro, è uno».
Quale?
«Che il territorio possa avere un riferimento in Parlamento, una linea diretta che faciliti l’affrontare i problemi locali e la loro risoluzione. Questo è davvero l’elemento fondamentale per il Lodigiano».
Luisa Luccini
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