È entrato nel vivo questa mattina, con l’udienza preliminare, il processo per il disastro ambientale che nel febbraio del 2010 ha messo in ginocchio l’ecosistema del Lambro. In una notte nelle acque del fiume furono sversate dai serbatoi della Lombarda Petroli 2600 tonnellate di idrocarbuti: un’onda nera combustibile che da Monza si espanse lungo il corso del fiume nel tratto che attraversa Milano, il Sudmilano e il Lodigiano, fino ad arrivare al Po.Nel procedimento per la sciagura ecologica ci sono 6 imputati, tra dipendenti e dirigenti dell’azienda, accusati di disastro ambientale e altri svariati reati. Questa mattina il giudice del Tribunale di Monza Giovanni Gerosa ha accettato diciassette richieste di costituzione di parte civile, tra cui quelle del ministero per l’Ambiente, della Regione Lombardia e di Legambiente. «Ora ci auguriamo che in tempi rapidi si possa arrivare a una sentenza per i responsabili di un crimine ambientale di enormi dimensioni» dichiara Sergio Cannavò, presidente dei centri di azione giuridica di Legambiente.
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