Italia ostaggio di un’ondata di maltempo senza fine, con frane, allagamenti e fiumi in piena da Nord a Sud, mentre sulle Alpi orientali si registrano fino a oltre 5 metri di neve al di sopra dei 1800m. «Ci troviamo in una situazione bloccata, che vede un profondo ciclone sul Nordovest Europa alimentare perturbazioni a ripetizione sull’Italia, mentre l’alta pressione se ne sta lontana sull’Est Europa», spiega Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com, che prosegue: «Una situazione decisamente anomala e di stampo autunnale che si trascina da tutto gennaio. Al Nord è piovuto fino al 200/300% in più del normale, mentre nella scorsa settimana a Roma è caduto un quantitativo di pioggia che in cinque giorni ha più che triplicato la media mensile. In Liguria mai registrato un gennaio così piovoso: battuto anche il precedente record del ‘96». Sulle Alpi continua l’emergenza neve, specie su quelle orientali, dove nevicate così importanti non si registravano dalla fine degli Anni ‘70; si spala la neve dai tetti per evitarne il crollo dal Trentino alle Alpi carniche.
«Una nuova perturbazione piuttosto intensa ci interesserà tra martedì e mercoledì - avverte Ferrara - con un altro carico di piogge e rovesci destinato soprattutto al Nord e sulle centrali tirreniche, dove potremo avere anche qualche temporale». Nuove nevicate interesseranno tutto l’arco alpino, con ulteriori apporti anche di oltre 1 metro al di sopra dei 1700-1800m; l’abbassamento delle temperature consentirà questa volta un calo della quota neve progressivamente fin sotto i 1000m, anche 500-600m sul Nordovest entro mercoledì. Più ai margini del nuovo peggioramento l’estremo Sud, Sicilia e le adriatiche, dove comunque potrà transitare qualche pioggia o acquazzone.
«Breve pausa tra giovedì e venerdì, specie al Centrosud, dove il sole si farà finalmente apprezzare, ma già entro sabato giungerà una nuova perturbazione, con piogge, rovesci e nevicate in montagna a partire dal Nord - concludono da 3bmeteo.com - L’alta pressione? Non prima del 10 febbraio».
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