All’esame di guida, i lodigiani ne escono bocciati: sono gli automobilisti più indisciplinati di tutto lo Stivale. E questo perché ben il 9,11 per cento negli ultimi cinque anni si è visto volare via i punti dalla patente. Non è solo la percentuale più alta a livello lombardo, bensì quella più elevata rispetto a quella rilevata nelle diverse regioni d’Italia. L’indagine, elaborata da Facile.it, comparatore del settore Rc Auto, riguarda un campione di oltre 6,5 milioni di preventivi assicurativi per auto e moto presentati negli ultimi 12 mesi.
Oltre ai lodigiani, i conducenti più spericolati guidano in provincia di Brescia, Cremona, Sondrio, Mantova e Pavia: in tutti questi casi, infatti, più dell’8 per cento degli automobilisti ha subito la decurtazione dei punti dal documento. Non va meglio a Lecco, Como, Bergamo, Milano, Monza e Brianza: più del 7 per cento delle persone al volante ha commesso delle infrazioni che hanno visto svanire nel nulla i punti della patente. Nella classifica regionale spiccano i conducenti varesini, solo il 6,88 per cento ha avuto “problemi” al momento del controllo sulla strada. La media lombarda è del 7,7.
In tutta Italia, coloro che sono incorsi in sanzioni che pregiudicano il prezioso punteggio rappresentano il 6,3 per cento del totale, una percentuale che per i motociclisti scende al 5,4. Nel caso delle regioni, i patentati più tartassati viaggiano a Nord, dal Trentino al Veneto, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, dove circa l’8 per cento degli automobilisti è gravemente multato. In Basilicata, Sicilia, Molise e Calabria si passa a circa il 4 per cento, 3,82 in Puglia.
La prudenza cresce con l’età, tra i più giovani, infatti, (18-24 anni), il 20,27 per cento dei conducenti ha perso i punti, il 6,93 per cento nella fascia 25-35 anni, il 5,97 per cento nella fascia 36-50 e, infine, il 5,33 per cento per gli over 50. È poi il caso di sfatare un “mito”, quella della “donna al volante, pericolo costante”: la ricerca conferma la miglior guida delle donne, solo il 5,7 per cento è stato pesantemente sanzionato, contro il 6,7 degli uomini. Soprattutto negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda il Lodigiano, in realtà i controlli sulla strada sono stati potenziati, non solo per la normale attività delle forze dell’ordine ma anche per il progetto Smart attuato dalla Provincia, in collaborazione con i soggetti che si occupano di sicurezza. Le manifestazioni a favore di un comportamento corretto al volante si sono moltiplicate soprattutto nelle scuole.
«Da una recente indagine Aci-Istat - afferma Mauro Giacobbe, responsabile dell’unità Assicurazioni - è emerso che molti italiani vorrebbero che il premio Rc Auto fosse legato ai punti della patente; in linea teorica potrebbe essere un’opzione interessante, ma allo stato attuale utilizzare il saldo dei punti o specifiche infrazioni alla guida come parametri di buona condotta dell’automobilista è piuttosto difficile, dato che non tutte le informazioni necessarie sono facilmente reperibili e verificabili». In ogni caso, se una misura simile dovesse essere introdotta ufficialmente, per molti automobilisti lodigiani sarebbe davvero una catastrofe. A differenza dei “colleghi“ del Sud.
All’esame di guida, i lodigiani ne escono bocciati: sono gli automobilisti più indisciplinati di tutto lo Stivale. E questo perché ben il 9,11 per cento negli ultimi cinque anni si è visto volare via i punti dalla patente. Non è solamente la percentuale più alta a livello lombardo, bensì quella più elevata dell’Italia intera.
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